Si ripArte!

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Inizia oggi la lunga corsa tricolore della Serie A con gli anticipi che vedranno in campo le due principali candidate alla vittoria finale, cioè Juventus (in trasferta contro il Chievo alle 18:00) e la Roma (in casa contro la Fiorentina in serata). Comincia così un nuovo appassionante duello per il vertice, nella speranza che sia più combattuto rispetto alla scorsa stagione e che, soprattutto, ci siano altre squadre capaci di inserirsi nella lotta iridata.

Ma analizziamo squadra per squadra le candidate al Tricolore:

Juventus: Dopo i tre scudetti “Contiani” si riparte da Max Allegri, ultimo tecnico capace di vincere il tricolore prima del dominio Juve. I bianconeri ripartono con poche novita: Evra sulla fascia sinistra porta esperienza internazionale, mentre in avanti Morata (attualmente infortunato) offrirà al tecnico interessanti novità rispetto alla collaudata coppia Tevez-Llorente. L’incognita resta la fame e il logorio dopo 3 anni vissuti a mille all’ora. Allegri è condannato a vincere, ogni altro risultato sarebbe un flop.

Roma: è la più seria rivale dei bianconeri, e se non fosse stato per la partenza di Benatia forse aveva anche qualcosa in più rispetto ai rivali. Il mercato ha consegnato a Garcia l’esperienza di Cole e Keita, ma soprattutto la rapidità di Iturbe, uno dei migliori giocatori dello scorso campionato. L’incognita è il doppio impegno che quest’anno la Roma dovrà sostenere e proprio per questo motivo sono arrivati molti innesti come Keita, Emanuelson, Manolas, Sanabria, Paredes e Astori. Molto, però, dipenderà come sempre dall’eterno Totti, bussola ed elemento chiave della Roma da decenni.

Napoli: lo scorso anno gli orrori difensivi le impedirono di lottare per lo Scudetto fino alla fine, chiudendo il campionato al terzo posto valevole il play off Champions miseramente fallito nei giorni scorsi contro il Bilbao. Le novità più interessanti sono Koulibaly, De Guzman e Michu, ma sono troppi i giocatori che hanno deluso nel preliminare per poter stilare un’ottimistico pronostico. C’è tanto da lavorare per Benitez.

Fiorentina: Nella scorsa stagione fu capace di arrivare quarta nonostante le assenze perenni di Rossi e Gomez, quindi se la coppia gol sarà completa tutto l’anno chissà cosa riuscirà a fare la viola, soprattutto in relazione al fatto che c’è stata la conferma di Cuadrado. Ma il problema è che già stasera mancherà Rossi per infortunio quindi la profondità della rosa sarà una chiave principale anche in questa stagione viola. L’incognita è l’Europa League che ruba energie ma, come nella scorsa stagione, i viola sono pronti ad onorare il doppio impegno. Tra le novità più interessanti senza dubbio Marin e Bernardeschi, il primo ex promessa del calcio mondiale in difficoltà nelle ultime stagioni, mentre il secondo rivelazione nella scorsa B. Montella sa come esaltare il talento giovane.

Inter: L’obiettivo è il play off Champions, competizione dalla quale i nerazzurri mancano dal 2012. Tante le operazioni mirate di mercato: il colosso Vidic, il dinamico Medel, il giovane Dodò e il rebus Osvaldo. Medel sarà fondamentale per garantire a Kovacic ed Hernanes maggiore libertà, mentre Osvaldo è una validissima alternativa al duo d’attacco Icardi-Palacio. Mazzarri vuole stupire.

Parma: Ripetere la splendida scorsa stagione sarà quasi impossibile, visto che mancheranno Parolo, Schelotto, Gargano e Obi, uomini comunque importanti nello scorso Parma. Donadoni sa come stupire tutti e quasi sicuramente i gialloblù saranno una delle migliori formazioni del prossimo campionato, ma il sesto posto sembra una chimera. Per sognare, però, si riparte da Cassano e Biabiany più il cavallo di ritorno Belfodil. Rinascerà?

Torino: Due le incognite principali per gli uomini di Ventura, cioè il doppio impegno e la partenza di Immobile (e forse anche di Cerci). Riusciranno i granata a sostituire i molti gol segnati dal neoborussiano? Molto dipenderà da Quagliarella, giocatore geniale ma poco continuo negli anni bianconeri. La rosa è stata allargata rispetto alla scorsa stagione ma, francamente, pensare ad un Toro di nuovo in Uefa senza i suoi due assi sembra utopia.

Milan: Difficile decifrare la squadra di Inzaghi: il tecnico potrà contare su una difesa molto rinnovata (Armero, Alex e Diego Lopez) e un centrocampo che, in attesa del ritorno di Montolivo, ha bisogno di fosforo. In avanti le novità sono Menez e El Shaarawy, visto che quest’ultimo la scorsa stagione non è mai stato presente. Pazzini e Torres non dovranno far rimpiangere il deludente Balotelli della scorsa stagione e questa missione sembra facile francamente…L’obiettivo è il ritorno in Champions.

Lazio: Sbilanciarsi ad Agosto è azzardato ma siamo sicuri che la Lazio sarà una delle migliori squadre del campionato. Il mercato è stato inteliggente è funzionale alle necessità del nuovo tecnico Pioli: Parolo è giocatore fondamentale, Basta all’Udinese faceva sfracelli in fascia e Djordjevic può essere la sorpresa. A questi nuovi arrivati si aggiungono i già presenti Candreva, Klose e Keita, trio niente male per una squadra che lo scorso anno ha finito il campionato al nono posto. Interessanti anche gli arrivi di De Vrij e Gentiletti in difesa.

Verona: Lo splendido Hellas della scorsa stagione non può contare su molti dei cardini del miracoloso campionato 2013-14, ma gli arrivi del mercato non sono stati niente male. In difesa arrivano Marquez, capitano del Messico e compagno di Messi nel Barcellona del primo decennio del 2000, Rodriguez e Luna; a centrocampo Christodoulopoulos e Obbadi portano qualità, mentre in avanti Nico Lopez può dare una grossa mano a Toni per ripetere la fenomale stagione scorsa, aiutato dall’ex cagliaritano Nenè. Ripetersi è difficile ma non impossibile.

Atalanta: Colantuono significa sicurezza ed è proprio da ciò che ripartono i nerazzurri anche questa stagione, nella speranza che sia quella buona per l’arrivo in Uefa. La rosa si arricchisce sulla fascia destra con Zappacosta, sulla sinistra con Dramè, mentre al centro della difesa Biava-Benalouane non dovranno far rimpiangere Yepes. Il centrocampo è ottimo, con Cigarini, Moralez e Bonaventura che dovranno appoggiare il Tanque Denis e la riserva di lusso Rolando Bianchi. Tra le possibili rivelazioni Boakye e D’Alessandro.

Sampdoria: La Samp di Mihajlovic vuole migliorarsi rispetto allo scorso campionato che, con l’arrivo del tecnico serbo, ebbe una notevole impennata positiva nei risultati. Il mercato ha portato la voglia di riscatto di Viviano e la fame di gol di Bergessio dal Catania. Per il resto squadra confermata, con l’eccezione di Cacciatore, Duncan e Campana come nuovi arrivi. C’è tutto per ottenere una salvezza tranquilla e sognare qualcosa di più.

Udinese: Finita l’era Guidolin inizia quella di Stramaccioni, che proprio contro i bianconeri avevano finito la sua disastrosa esperienza all’Inter. Partenze eccellenti come quelle di Basta e Pereyra sono state bilanciate con gli arrivi di Guilherme e Kone. Davanti l’incognita Di Natale-Muriel, il primo per l’età mentre il secondo a causa della pessima stagione scorsa.

Genoa: La squadra di Gasperini ha visto partire molti giocatori durante l’estate (Gilardino su tutti), ma sono stati altrettanti i nuovi arrivati: l’ex promessa argentina Perotti, Edenilson, Rosi, Rincon, Falque ma soprattutto la coppia Pinilla-Matri. Se i due riusciranno a riprendersi dalle ultime stagioni non ricchissime di gol (soprattutto l’italiano) sotto la Lanterna ci sarà da divertirsi.

Cagliari: L’arrivo di Zeman significa tutto è niente. Tutto perchè è garanzia di spettacolo, soprattutto con Sau-Farias già goleador nel suo Foggia; è niente perchè in difesa si ballerà e una squadra che lotta per la salvezza non può permettersi ciò. Il 4-3-3 del boemo permetterà anche a Ibarbo e Cossu di esaltarsi. In difesa è arrivato solo Ceppitelli e sembra poco in effetti, mentre promette bene Caio Rangel, che sotto la cura Zeman potrebbe esplodere come già accaduto a molti giocatori sotto la guida del boemo.

Chievo: L’ultima sofferta salvezza ha convinto Campedelli e Corini ad intervenire molto sul mercato. In porta è arrivato Bardi al posto di Agazzi, mentre in difesa è arrivata l’esperienza di Gamberini. A centrocampo sono di peso gli arrivi di Izco, Mangani e Schelotto. In avanti Birsa e Botta dovranno lanciare l’ottimo Paloschi, atteso da una stagione di conferme. C’è tutto per poter ottenere la salvezza con meno ansia rispetto alla scorsa stagione.

Sassuolo: E’ la squadra più costosa tra le piccole (47, 8 milioni il valore di mercato), a conferma che l’organico ha tutto per ottenere qualcosa in più della salvezza. Nella ricerca della parte sinistra della classifica (sarebbe come vincere lo Scudetto per questo Sassuolo), si punta sui nuovi arrivi: Vrsaljko prende il posto di Rosi a destra, mentre Peluso quello di Ziegler a sinistra. Tanta esperienza e solidità tra difesa e centrocampo, con Cannavaro, Magnanelli, Brighi e Biondini, mentre davanti sono tanti i ragazzi degli anni 90 pronti a confermarsi: Sansone e Zaza sono una certezza, mentre Berardi può essere una stella. I 16 gol dello scorso campionato, a soli 20 anni, sono il preludio di una carriera da stella o solo un exploit occasionale? Questa stagione dirà molto sul suo futuro…

Palermo: Lo scorso campionato dei record deve essere dimenticato in fretta perchè in questa stagione ci sarà tanto da soffrire. Gli ingaggi di Bamba, Emerson e Gonzalez rappresentano degli innesti importanti nel reparto arretrato, così come importante sarà il fosforo che Rigoni porterà in mediana. Quaison e Chochev in prospettiva possono dare tanto, mentre in attacco si punta sui confermati Vazquez e Belotti. L’obiettivo e la salvezza, mentre per Iachini è riuscire a resistere alla solita furia del suo presidente.

Empoli: Quanta strada può fare questo Empoli che si affida a due bomber così in là con gli anni come Tavano e Maccarone? I 400 gol segnati dalla coppia complessivamente non sono una certa conferma di salvezza, ma di certo possono essere delle buone carte su cui i toscani scommettono per la loro permanenza in A. Un dato statistico li aiuta: nei quattro precedenti campionati di A che l’Empoli ha affrontato da neopromosso si è sempre salvato. Questa volta però servirà qualcosa in più: oltre alla conferma di tutto il reparto difensivo, in mediana si vedranno nuovi arrivati come Vecino, Laxalt e Guarente. Al momento vedere l’Empoli salvo sarebbe utopia ma quei 400 gol fanno ben sperare i tifosi toscani.

Cesena: Sulla carta è la squadra più debole della venti di A. Bisoli, però, più di una volta ha stupito tutti (proprio come negli scorsi play off) e quindi ritrovarsi il Cesena in A nel prossimo campionato non è pura follia. In porta è arrivato Leali dalla Juve, mentre per la difesa sono arrivati dall’Atalanta Lucchini e Nica. Altri arrivi nerazzurri a centrocampo: Cazzola e Giorgi. Si candida per un posto da titolare anche il brasiliano Ze Eduardo, in prestito dal Parma. In attacco si punta su Marilungo (atteso dall’esplosione ancora mai avvenuta), Brienza (esperienza e qualità al servizio di Bisoli) e Defrel (decisivo negli scorsi play off). Il gruppo c’è, bisogna vedere se riuscirà a spingersi verso l’obiettivo massimo, cioè la salvezza.

La lunga estate d’attesa è finita: finalmente si torna in campo.