Il punto sul calcio estero: 22 Settembre 2014

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Davvero ricco di gol questo weekend internazionale. Partiamo dalla Liga e dall’anticipo del Sabato, dove un mostruoso Real Madrid ottiene la vittoria in trasferta con il maggior numero di reti segnate fuori casa nella sua storia. I blancos giocavano in uno stadio tabù per loro storia e in quella di molti protagonisti: la squadra per diversi anni ha sempre perso al Riazor mentre Ronaldo e Ancelotti si portavano dietro una maledizione. L’attaccante non aveva mai segnato in casa del Deportivo La Coruna, mentre il tecnico italiano legava a questo stadio un terribile ricordo: la tremenda sconfitta, con susseguente eliminazione, per 4-0 contro il Depor nel 2004 quand’era alla guida del Milan.

In realtà la gara è stata totalmente senza storia: un 8-2 in cui Cristiano Ronaldo ha spezzato il digiuno realizzando addirittura tre reti, mentre ad arricchire il tabellino sono state le reti di James Rodriguez (splendido il suo gol) e le doppiette di Bale e del Chicharito Hernandez.

In serata sono scesi in campo i campioni in carica dell’Atletico Madrid nella sfida casalinga contro il Celta Vigo. Partita rognosa per i colchoneros: al diciottesimo un lancio da quaranta metri del Celta giunge a Pablo Hernandez che con uno scorpione di tacco alla cieca realizza una delle più belli reti di sempre. Il Madrid risponde di rabbia e finisce il primo tempo in vantaggio grazie a due reti della difesa: prima un taglio di Miranda sul primo palo su azione di punizione e poi Godin su corner.

Nella ripresa arriva il pareggio del Celta: il neoentrato Nolito realizza il rigore guadagnato da Planas sul fallo di Miranda. Il match si trasforma così in un’arrembaggio dei padroni di casa che trovano però ad opporsi un super Sergio Alvarez. All’ultimo secondo arriva la grande occasione per l’Atletico con la rete di Raul Garcia però giustamente annullata per un fuorigioco di pochi centimetri.

Simeone e i suoi uomini così vedono scappare la capolista Barcellona, vincente per 5-0 a Levante e adesso prima nella Liga con quattro punti di vantaggio sull’Atletico e ben sei sul Real. Luis Enrique mantiene anche questa volta la sua porta imbattuta nonostante un massiccio turnover rispetto alla gara di Coppa: confermati solo Dani Alves, Messi e Neymar. Messi è stato il solito protagonista, servendo prima gli assist a Neymar e a Sandro (ennesimo ragazzo del 1995 lanciato dall’ex tecnico della Roma) e poi realizzando con un pallonetto la rete della manita. Per la Pulce anche un errore dal dischetto, precisamente il numero dodici su ben 65 tentativi dagli undici metri. A completare la manita le reti di Rakitic e Pedro.

Altri risultati:

Elche-Eibar 0-2

Athletic Bilbao-Granada 0-1

Espanyol-Malaga 2-2

Real Sociedad-Almeria 1-2

Villareal-Rayo Vallecano 4-2

Cordoba-Siviglia 1-3

In Premier League si è svolto il big match tra le due favorite per la lotta al titolo, cioè il Chelsea capolista, a punteggio pieno dopo quattro gare, e il Manchester City, cinque punti dietro ma dopo aver sfidato già Liverpool e Arsenal. Il calendario più agevole ha permesso agli uomini di Mourinho di scappare in testa e una vittoria nel big match significherebbe probabilmente una serie ipoteca per il titolo. Gli uomini di Pellegrini, invece, hanno l’occasione per accorciare le distanze e distruggere le certezze che la squadra di Mou si è creata in questo primo mese di campionato.

La gara è arida di gioco, con attaccanti in giornata nera e con tanto nervosismo: dimostrazione di ciò è l’espulsione di Zabaleta al minuto 67 che, già ammonito, abbatte Diego Costa a centrocampo. L’attaccante cerca la rissa ma non trova risposta nell’argentino, ma ciò non basta per evitare al giocatore del City un contestato secondo giallo.

Questo episodio stravolge il copione, con il City che fino ad allora aveva prodotto molto senza concretizzare (una parata d’istinto di Courtois su botta d’Aguero e la successiva respinta di Ramires sulla ribattuta di Dzeko) che subisce lo svantaggio su una perfetta azione di contropiede dei blues fatta partire da Diego Costa e rifinita da Hazard. La palla giunge a Schurrle che sotto porta non può sbagliare.

Il Chelsea può subito raddoppiare con Diego Costa ma il suo tiro finisce sul palo. La sliding doors rivolta il destino della gara e quando Pellegrini mette in campo Lampard succede quello che nessun tifoso londinese avrebbe mai voluto vedere: cross acrobatico di Millner e stoccata di Frank che non esulta per il suo primo gol in maglia City per rispetto ai suoi vecchi tifosi che comunque a fine gara lo tributeranno con striscioni e applausi.

Lo scontro diretto così sentenzia che sarà sicuramente sfida fino alla fine tra queste due compagini, con il City che esce fortificato da questo pareggio conquistato in dieci e con tutta la pressione addosso. Il Chelsea, invece, poteva ammazzare già il campionato ma invece viene ripreso e negli ultimi minuti subisce duramente il colpo. Mou dovrà rialzare i suoi uomini soprattutto dal punto di vista del morale.

Per una Manchester che risale c’è un’altra che crolla: lo United va sul campo del Leicester neopromosso con l’intento di risalire la china dopo le ultime pessime giornate ma in realtà troverà una disfatta a dir poco epocale. Lo United passa al minuto tredici con Van Persie e dopo tre minuti trova il raddoppio con lo splendido pallonetto di Di Maria. Nemmeno un minuto e Ulloa accorcia il distacco di testa ma al cinquantasettesimo Herrera, con una deviazione fortuita, riallarga il margine tra le due squadre. Sembra finita ma lo United va in barca e in due minuti si ritrova sul pari: prima Rafael procura un evitabile rigore realizzato da Nugent e poi Cambiasso, con una stoccata, realizza il 3-3. Lo United incapace di gestire la palla quando si trovava in vantaggio di due reti lo è ancor di meno ora che è in bambola mentale e così subisce altre due reti: prima un contropiede di Vardy e poi un rigore di Ulloa completano la netta disfatta rossa. 5-3 e dramma sportivo per una squadra che in Estate non ha badato a spese. I tifosi dei red devils sono molto delusi e se questa difesa non troverà un minimo di solidità i dolori non finiranno qui in questa stagione.

Perde anche il Liverpool palesando una pessima fase difensiva. Il 3-1 subito sul campo del West Ham e una sentenza sulle ambizioni da titolo dei reds, perchè non si può puntare al primo posto se la propria difesa subisce due gol clamorosi nei primi sette minuti di gioco. Balotelli cerca di dare la scossa anche mentale alla squadra, ma il risultato è solamente il gol di Sterling, che riapre momentaneamente i giochi ma a cui non seguono altri pericoli rossi. L’unica occasione da sottolineare è un’uscita scriteriata del portiere Adrian su Borini che potrebbe valere il rigore ma l’arbitro Pawson lascia correre. Nei minuti finali arriva la “martellata” finale degli Hammers: erroraccio di Sakho e Amalfitano non perdona.

Rodgers ha tanto lavoro da fare: la difesa fa acqua, i contropiedi regalati agli avversari sono molti e c’è un eccesso di frenesia nella gestione della palla. I reds non si stanno dimostrando all’altezza nel dopo-Suarez e il doppio impegno campionato-coppa potrebbe peggiorare ancor di più la soluzione. Delude il nostro Borini, per la prima volta titolare in stagione, mentre per Balotelli è stata una buona partita.

Vince tra le big solo l’Arsenal, vittorioso per 3-0 sul campo dell’Aston Villa, mentre Totthenam ed Everton perdono in casa.

Altri risultati:

Qpr-Stoke City 2-2

Burnley-Sunderland 0-0

Newcastle-Hull City 2-2

Swansea-Southampton 0-1

In Bundesliga a guidare la classifica sono ben quattro squadre: la neopromossa Paderborn insieme a Mainz, Hoffenheim e il Bayern Monaco. Ad essere primo in classifica per differenza reti è proprio la squadra neopromossa, vincente per 2-0 contro l’Hannover. Il secondo gol è da record: il tiro da ottantatre metri di Stoppelkamp trova la porta vuota causa precedente corner degli ospiti sui quali era salito in area anche il portiere dell’Hannover.

Perde a sorpresa il Borussia Dortmund contro il Mainz, che colpisce con la rete di Okazaki e l’autogol di Ginter. Il nostro Immobile si procura un rigore ma lo sbaglia clamorosamente. Non ingrana nemmeno il Bayern, fermato sullo 0-0 dall’Amburgo con il rimpianto di una buonissima occasione fallita da Muller ad un minuto dalla fine del match.

Altri risultati:

Friburgo-Hertha 2-2

Augsburg-Werder Brema 4-2

Schalke-Eintracht 2-2

Stoccarda-Hoffenheim 0-2

Wolfsburg-Leverkusen 4-1

Colonia-Borussia Moenchengladbach 0-0

In Ligue 1 arranca ancora il Psg, fermato in casa sul pareggio dal Lione. Al quattordicesimo Cabaye spreca un assist di Ibrahimovic, ma i parigini passano ugualmente in vantaggio al ventesimo con la rete di testa di Cavani, abile a sfruttare un cross di Digne. Nella ripresa Matuidi ha l’occasione per il raddoppio ma spreca e così risale il Lione che trova il pari con un tiro da centro area deviato di Umtiti. Il Psg rischia anche di subire la beffa ma solo un grande Sirigu e un errore di Tolisso impediscono agli ospiti di ottenere i tre punti. Si parlava di crisi nei parigini, adesso non è più soltanto una voce.

A guidare la classifica sono Marsiglia (3-0 al Rennes) e Bordeaux (2-1 all’Evian), mentre il Psg arranca a tre punti di distanza.

Altri risultati:

Lorient-Reims 0-1

Metz-Bastia 3-1

Nantes-Nizza 2-1

Tolosa-Caen 3-3

Lilla-Montpellier 0-0

Lens-St Etienne 0-1

Monaco-Guingamp 1-0