Sorteggi gironi CL EL: analisi

Letture: 5986

 

Le sei squadre italiane in gioco nelle competizioni europee hanno conosciuto le loro rivali nella fase a gironi.

Partiamo dalla Champions League: Juve e Roma, le uniche due squadre che ci rappresentano nella massima competizione continentale, hanno ricevuto sorteggi nettamente diversi. La squadra di Allegri è capitata in un girone non impossibile, con i vicecampioni d’Europa dell’Atletico Madrid nettamente cambiati rispetto alla scorsa vittoriosa stagione ma con la stessa dorsale di base. Rispetto alla squadra di Simeone i bianconeri partono sfavoriti, ma non sono imprevedibili exploit dei bianconeri rispetto ai colchoneros. Se non sarà primo posto, però, difficilmente la Juve si farà sfuggire il secondo, poiché affronterà rivali come Olympiakos e Malmo che di certo non sono corazzate.

Precedenti per la Juve:

Atletico Madrid: Vittorie Atletico 1, Vittorie Juve 4, Pareggi 0.

Olympiakos: Vittorie Olympiakos 1, Vittorie Juve 5, Pareggi 2.

Malmo: nessun precedente.

Diverso il sorteggio capitato alla Roma: mentre con il Cska saranno obbligatori sei punti nelle due gare, contro Bayern Monaco e Manchester City ci sarà da sudare in quattro gare che decideranno l’esito del cammino europeo. La Roma vista nella scorsa stagione non è nettamente inferiore rispetto alle due squadre rivali, ma di certo il gap c’è. Starà ai ragazzi di Garcia cercare di annullarlo.

Precedenti per la Roma:

Bayern Monaco: Vittorie Bayern 3, Vittorie Roma1, Pareggi 0.

Manchester City: Nessun precedente.

Cska Mosca: Vittorie Cska 1, Vittorie Roma 1, Pareggi 0.

Sorteggi equilibrati negli altri gironi: facile il cammino del Chelsea (Maribor, Schalke e Sporting), un po’ più difficile per il Real (Liverpool, Basilea e Ludogorets), mentre il Barcellona se la dovrà vedere con il Psg per il primato di un girone composto anche da Ajax e Apoel. Difficile il girone con Arsenal, Dortmund e Galatasaray, con l’Anderlecht vittima sacrificale. Facile il cammino sia per Porto che Benfica.

Si parte il 16 Settembre per concludere il 6 Giugno a Berlino un lungo cammino che designerà la squadra più forte d’Europa.

In Europa League, invece, sorteggi non impossibili per le italiane, a costo però che si metta in campo il giusto impegno. Prendere sottogamba avversari europei, come già avvenuto in passato, sancirebbe la mancata conquista della coppa anche quest’anno, proseguendo un digiuno lungo 15 anni. Inoltre chi vince l’Europa League avrà un posto garantito per i prossimi play off di Champions, oltre che riceverà circa 15 milioni di premio. Adesso analizziamo i gironi delle italiane:

Inter: Avrà viaggi difficili affrontando gli azeri del Qarabag e gli ucraini del Dnipro (insieme al Saint Etienne). La sfida contro gli ucraini, inoltre, non si sa ancora dove si disputerà a causa degli scontri in atto in quelle zone.

Il Dnipro è cambiato rispetto alle scorse stagioni con Juande Ramos, ma ha mantenuto l’agonismo e il talento in campo. Le stelle sono Konoplyanka, Rotan e l’abile colpitore di testa Seleznyov. Il Saint Etienne ha la sua forza sulle fasce dove si distingue Tabanou. Buona l’asse Ruffier (portiere), Bayal (centrocampista) e Erding (attaccante). Il tecnico Galtier (con un passato al Monza) è molto capace, uno dei migliori di tutta la Ligue 1.

Il Qarabag, invece, è la cenerentola del girone: il collettivo è consolidato con qualità davanti ma con una difesa da assestare. I punti di forza sono i tre davanti: Reynaldo e George, innescati da Chumbinho.

Fiorentina: I viola se la vedranno contro il Paok dell’ex Vryzas, oggi presidente della squadra greca, contro la Dinamo Minsk seconda nel campionato bielorusso e il Guingamp, nelle retrovie in Francia.

Il Paok, dopo la scorsa pessima stagione, vede il ritorno in panchina di Anastasiadis e gli acquisti di Marteens, Pereyra e Mak. In avanti la coppia Athanasiadis-Salpingidis è pericolosa. Il Guingamp gioca un calcio tosto garantito da Giresse, Beauvue eYatabarè. La Dinamo Minsk, invece, è solida in difesa (8 gol subiti in 21 gare in campionato) e punta sulle ripartenze con Udoji, Stasevich e Diomande. Politevich e Bangura garantiscono muscoli dietro.

Il Napoli, retrocesso dai play off, se la vedrà contro Sparta Praga, Young Boys e Slovan Bratislava. Lo Sparta punta tutto su tre giocatori di punta: il difensore Kovac, il centrocampista Matejovsky e l’attaccante Lafata. Lo Young Boys che non vince un titolo dal 1987 può puntare sul promettente attaccante Frey, sul trequartista Costanzo e sulle incursioni di Nikci. In difesa Mvogo sembra inesperto a questi livelli. Infine lo Slovan Bratislava che punta tutto sul suo centravanti Fort, alto 188 cm.

Il Torino, infine, avrà come avversari il Copenaghen, il Bruges e l’Helsinki. I danesi che lo scorso anno fermarono nelle loro mura la Juve dei record sono stai retrocessi dal play off contro il Leverkusen. Puntano sull’attacco costituito da Cornelius e affiancato da Kadrii, Jorgensen e Amankwaa. Convince poco la difesa, molto lenta. Il Bruges deve trovare la quadratura: il quartetto offensivo è interessante (Castillo su tutti) ma fatica a concretizzare. Tre i punti di forza: l’ex Siena e Catania Menegazzo, il veterano Simons e il portiere australiano Ryan. L’Helsinki vince da cinque anni il campionato finlandese, ma non disputava un girone di coppa europea dal 1999. La squadra è un mix di esperienza e gioventù, ma il tasso tecnico non è elevatissimo. Portano qualità alla squadra Tainio e Vayrynen.

 

Adesso che il cammino è segnato, tocca alle nostre sei formazioni farci sognare e a lottare per la gloria e per il ranking. Forza italiane!