Quarti di finale: il borsino

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Finiti gli Ottavi di finale è ora di pensare alle sfide in programma per il turno successivo, quei Quarti di finale che sono pronti a regalare nuove entusiasmanti emozioni. Partiamo però da una breve analisi di questi Ottavi: salta subito all’occhio il dato che cinque gare su otto sono finite ai supplementari e ben due di queste ai calci di rigore. Delle restanti tre sfide, una è stata decisa nell’ultimo minuto di recupero (il rigore di Huntelaar in Messico-Olanda), un’altra negli ultimi dieci minuti (Francia-Nigeria) mentre solamente la Colombia ha subito regolato i conti contro l’Uruguay.

Se dovessimo quindi dire chi ci ha impressionato maggiormente in queste gare risponderemmo senza dubbi la Colombia, che ha confermato quanto di buono era stato pronosticato sul suo conto prima della competizione iridata. I Cafeteros sono una squadra vera nonostante l’assenza di Falcao, bomber implacabile che tante squadre non sarebbero mai state capaci di rimpiazzare. Invece Pekerman ha puntato tutto sulla qualità del gioco rispetto a quella dei singoli (comunque eccelsi), creando un giocattolino niente male, tutta velocità, dribbling e classe. Sì, James Rodriguez è la stella che incanta di più, ma non dimentichiamoci Cuadrado, il redivivo Armero e anche la coppia centrale di difensori Yepes-Zapata che in nazionale mostra una solidità e un agonismo invidiabili. Il Brasile dovrà cercare di limitare questa macchina perfetta e, vedendo le prestazioni di “questo” Brasile, non sappiamo proprio come potrebbe uscire vivo da questo confronto. La Selecao è una squadra triste, che non entusiasma e vive esclusivamente di Neymar: decide lui, nel bene e nel male. I tanti falli subiti nelle scorse gare da “O Ney” possono averlo limitato fisicamente e questo sarebbe una grossissima gatta da pelare per Scolari. Inoltre sono tanti, troppi, i giocatori verdeoro non al 100% o che non hanno quella personalità tanto importante in un mondiale con tutta la pressione di tifosi e media addosso. Per tutte queste ragioni Brasile-Colombia sarà una sfida da non perdere assolutamente, anche perchè chi vincerà dovrà affrontare in semifinale la vincente di Germania-Francia. Il derby europeo non vede una vera e propria favorita tra le due squadre, ma se si guardasse soltanto alle partite disputate dalle due nazionali negli Ottavi la favorita sarebbe la Francia. Se Deschamps non ripeterà l’errore di lasciare inizialmente in panchina Griezmann vedremo una squadra compatta e veloce che metterà sicuramente in difficoltà i rocciosi ma lenti difensori tedeschi. Proprio la velocità sarà una delle armi che i galletti dovranno utilizzare per rendere la vita impossibile ai teutonici, che dalla loro parte possono contare su una maggiore esperienza internazionale e su più stelle. Questo è forse il vero confronto senza una vera e propria favorita.

Dall’altro lato del tabellone Olanda-Costa Rica è gara sulla carta senza storia ma i bianchi hanno dimostrato più volte che non bisogna fare pronostici contro di loro. Probabilmente avremo una vittoria oranje alla fine dell’incontro ma di sicuro non sarà facile, perchè gli uomini di Pinto hanno già dimostrato di voler vendere cara la pelle in ogni occasione.

Infine la rivincita della semifinale di Messico 1986, Argentina-Belgio. Allora Maradona portò i suoi al trionfo mondiale, mentre oggi è il suo erede che punta a tale traguardo che gli consentirebbe anche di ottenere il vero e proprio attestato di successione. Questo Belgio però non è una vittima sacrificale e anzi, presi singolarmente i giocatori di Wilmots sono superiori ai dirimpettai argentini. Certo, il Belgio non ha Messi e Di Maria, ma i rossi hanno un portiere superiore al buon Romero e un reparto difensivo che non ha nulla da invidiare agli argentini, come confermano i soli due gol subiti fino ad ora (uno su rigore). A centrocampo la qualità belga è superiore alla legnosità di Gago e al combattente Mascherano, mentre in avanti (esclusi i già citati Messi e Di Maria) Higuain, Lavezzi e Palacio hanno dimostrato ben poco a differenza di Origi e Lukaku.

Sulla carte parte come favorita l’Argentina per il fattore Messi e l’esperienza superiore a questi livelli, ma una sorpresa “rossa” non sarebbe così clamorosa. Non ci rimane quindi che aspettare il 4 e il 5 Luglio: le emozioni del Mondiale stanno per tornare.