Serie A 2014-15: Top & Flop 22° giornata

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Top:

Molinaro: Prestazione sontuosa sulla fascia. Atleticamente in grande forma, copre bene in difesa e attacca costantemente.

Tevez: Nonostante avesse qualche linea di febbre sbrana il Milan. Gol e assist ma anche una serie di innumerevoli azioni roboanti, anche di sfondamento. Generoso e cattivo.

Diamanti: Che gol ha fatto? Meravigliosa la sua prima rete dal ritorno in Italia. Non è al top della forma ma è sempre pericoloso quando prende la palla.

Eder: Attaccante irrinunciabile, leader della Samp da zona Europa. Decimo gol stagionale e ammonizioni sparse causate.

Sassuolo: La gara contro la Sampdoria dimostra che i neroverdi sono squadra vera e che non sono esclusivamente “Zaza Berardi Sansone” come molti credono. Il trio d’attacco di riserva non fa sentire la mancanza dei titolari, a dimostrazione che un’idea di gioco vale più degli interpreti.

Mertens: Secondo gol stagionale dopo una lunga astinenza. Protagonista anche nell’azione dei due restanti gol.Vivo e attivo.

Maccarone: Sposta gli equilibri e fa reparto da solo per la squadra toscana. Ogni volta che il pallone arriva a lui, per il Cesena sono guai. Gol e assist.

Verdi: Prima da titolare in Serie A ma dimostra classe da veterano. Un assist dolcissimo, un cross che innesca la rete di Paredes e tante discese perentorie. Indimenticabile debutto.

Icardi: Decisivo nella ripresa dopo un primo tempo sonnolento. Un palo di testa dal limite dell’area e due gol da grandissimo centravanti. Ha fatto pace con i tifosi definitivamente.

Niang: La sua prima volta. Dopo tante brutte o anonime apparizioni in rossonero, la prima grande gara in rossoblu. Procura il rosso a Marchetti e il rigore decisivo di Perotti. Una spina continua nel fianco biancoazzurro.

Zukanovic: Cross e traiettorie al veleno, condite da una punizione che decide un match difficile per i suoi.

Flop:

Marquez: Perenne presenza tra i flop del campionato.Sul gol liscia clamorosamente la sfera e l’arbitro successivamente lo grazia nel rigore netto su Quagliarella. Insicuro.

Essien: Falloso e lento. Sbaglia tutto quello che si può sbagliare in 90 minuti. Un disastro.

Denis: Spento l’atalantino, troppo lento per fare la differenza.

Palombo: Lento e appannato, perde nettamente il confronto con Magnanelli, non verticalizza e non si fa mai trovare per la conclusione dalla distanza.

Pasquale: Soffre tanto a sinistra. Poche iniziative offensive, impegnato a rincorrere prima Gabbiadini e poi Callejon.

Krajnc: Soffre tantissimo il confronto con Maccarone e Verdi. Gara da dimenticare.

Cop: Tutte le occasioni passano dai suoi piedi ma De Sanctis si rivela un duro avversario. Si divora la rete del pareggio e il suo è un peccato capitale.

Jajalo: Schiacciato dal centrocampo dell’Inter, spesso fuori posizione. Giustamente viene sostituito.

Marchetti: La sua brutta uscita su Niang causa la sua espulsione e il rigore che condanna i suoi alla seconda sconfitta consecutiva.

Galloppa: Due gialli inutili in cinque minuti da vero sprovveduto.