Serie B 2014-15: analisi 10° giornata

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La decima giornata della Serie B 2014-15 si apre con l’atteso derby emiliano tra Modena e Bologna, finito senza emozioni e senza gol nonostante le molte attese della vigilia. Un solo tiro in porta, quattro angolo e due azioni dubbie in area di rigore: questo il risultato di quanto prodotto nei 90 minuti. Troppo poco per lanciare un segnale al campionato.

A guidare l’inerzia della gara sono stati i padroni di casa, mentre gli ospiti si sono fatti vedere soltanto con un colpo di testa di Acquafresca fuori di poco.

Nell’altro anticipo del Venerdì, importantissima vittoria esterna del Trapani, tornano ai tre punti fuori casa dopo sette mesi. Ne fa le spese una povera Ternana, alla seconda sconfitta interna consecutiva e, più in generale, al terzo ko del campionato. Ad andare in vantaggio sono proprio i padroni di casa, abili ad approfittare di un fuorigioco non fischiato per involarsi verso la porta con Ceravolo, bravissimo nel rialzarsi prontemente da una caduta e ad infilare Gomis. A riportare in gara gli ospiti è un clamoroso errore di Masi che, determinato ad uscire dall’area palla al piede, incespica sulla pressione di Mancosu e permette ad Abate di involarsi verso Brignoli. Il contatto in area provoca rigore ed espulsione per il portiere e sul susseguente rigore Mancosu non sbaglia.

Nella ripresa i padroni di casa hanno cercato di difendersi e portare a casa il punto ma, al trentatreesimo, Pagliarulo infila Sala su corner. Finisce così 1-2 con il Trapani che aggancia il Bologna.

Nel pomeriggio di Sabato perde la capolista Frosinone sul campo della Virtus Entella. I ciociari falliscono due buone occasioni per passare in vantaggio con Masucci e al minuto sessantotto vengono puniti da Costa Ferreira che trova la rete con un bel destro al volo da posizione defilata. La reazione degli ospiti è confusa ed è l’Entella a rischiare il raddoppio.

Il risultato più clamoroso di giornata è però il secco 0-5 con cui il Carpi passa a Pescara, mettendo in pericolo la panchina di Baroni e raggiungendo la vetta solitaria della classifica. La gara svolta al minuto quarantaquattro, quando Mbakogu costringe il portiere Aresti all’espulsione e il risultato della superiorità numerica si vede soltanto tre minuti dopo, quando Concas infila Fiorillo con un preciso destro in diagonale in contropiede. Nel recupero del primo tempo il Carpi chiude definitivamente il match: Letizia con un gran sinistro dal limite di controbalzo sorprende il portiere avversario. Nella ripresa dopo un solo minuto arriva la doppietta di Letizia, a cui seguirà anche la doppietta di Mbakogu.

Lo Spezia espugna il Picchi e frena il lanciato Livorno delle ultime giornate: a decidere è una rete di Catellani al secondo minuto della ripresa, con un destro in diagonale in girata che beffa Mazzoni. I bianconeri non chiudono però la gara e così nei minuti finali rischiano la beffa, ma Gemiti e Jefferson graziano gli ospiti.

Ad Avellino i verdi sfidavano il Lanciano e la gara non si è fatta mancare nulla: due reti e ben quattro espulsioni (due per parte). Nel primo tempo gli abbruzzesi creano molto ma non riescono a finalizzare e nella ripresa a cambiare l’esito del match è l’arbitro che espelle Thiam, Ely e Ferrario. In 10 contro 9 i padroni di casa prendono fiducia ma dopo aver sprecato due palle gol con Arini e Visconti arriva il clamoroso vantaggio ospite con Mammarella che, in contropiede, con un preciso sinistro in diagonale batte Gomis. I verdi si innervosiscono e rimangono anche loro in 9 e questa scossa di adrenalina gli permette di trovare il pari: forte destro in diagonale di Arrighini che si insacca sotto la traversa a conclusione di un batti e ribatti in area.

Meno emozionante la sfida tra Perugia e Pro Vercelli, con gli ospiti più volte vicini al vantaggio nel primo tempo. Nella ripresa il match è più equilibrato con clamorose occasioni da entrambe le parti (come la traversa su punizione di Ronaldo e i tre contropiedi sprecati da Vinicius e Falcinelli), ma finisce ugualmente a reti inviolate.

Il Bari perde a Varese dopo 32 anni: dopo un’occasione per parte sono i padroni di casa a sbloccare il risultato con un rigore di Lupoli. Al sessantaduesimo arriva il pari con Sciandone con un bel destro al volo di controbalzo. Dieci minuti dopo, però, il Varese torna in vantaggio con Neto Pereira che anticipa Donnarumma sul primo palo con un preciso tocco in scivolata.

Dopo tre sconfitte consecutive torna alla vittoria il Catania nella gara casaliga contro il Vicenza. Gli etnei rischiano con Cocco ma al quarto della ripresa passano in vantaggio con Cani, abile a battere Bremec con un tocco da pochi passi. Nonostante un rigore fallito da Rosina, al minuto ottantadue arriva il raddoppio casalingo sempre su rigore, questa volta battuto da Calaiò. Il tris è opera di Martinho mentre il gol della bandiera è opera di Garcia.

Latina e Brescia impattano per 1-1 la loro gara: passano in vantaggio i padroni di casa con una perfetta punizione di Viviani, ma Caracciolo al sesto minuto del secondo tempo pareggia con un colpo di testa dei suoi. E’ il Brescia a credere di più ai tre punti nonostante l’inferiorità numerica momentanea e Sodinha per poco non porta i tre punti agli ospiti.

La sfida salvezza tra Crotone e Cittadella finisce con un clamoroso pari, visto che i padroni di casa si erano trovati in vantaggio praticamente fino alla fine. A passare in vantaggio sono gli uomini di Foscarini con Sgrigna, ma Torregrossa conferma la sua verve in attacco e trova il pari con un bel pallonetto di sinistro dal limite. Ad un quarto d’oro dalla fine arriva il vantaggio rossoblù con un bel destro in girata di Ciano, ma al quinto minuto di recupero arriva il clamoroso pari con Busellato che risolve una mischia in area con un colpo di testa.

Adesso, però, non bisognerà aspettare una settimana per rituffarsi in campo: martedì è già ora dell’undicesimo turno.