Top e flop Serie A 2014-15: 7° giornata

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Top:

Consigli: Ottima la partita dell’ex atalantino, capace finalmente di portare punti a casa con le sue prodezze come tante volte avvenuto in maglia nerazzurra. Le due parate nel primo tempo su Pogba e sulla ribattuta di Tevez valgono tantissimo, urlando la sua presenza anche in uscita alta. Il Sassuolo può ben sperare con questo Consigli.

Pogba: Disumano per potenza e leggerezza nella corsa, come sempre è il punto da cui partono le fortune della Juventus. Realizza un bellissimo gol che impatta il risultato, ma soprattutto va vicino al gol con una sgroppata tutta forza e velocità che solo un grandissimo Consigli blocca. Top player.

Totti: Fenomenale come sempre, riscrive le statistiche della sua incredibile carriera siglando la rete numero 237 in A e regalando un meraviglioso assist a Ljajic che il serbo trasforma in gol. Un altro record è ormai alle porte: il sorpasso a Baggio sui rigori (66 a 68).

Candreva: Sempre presente tra i top del campionato il centrocampista/attaccante laziale, che sforna altri due assist nel suo stupendo campionato. A destra asfalta Alonso e si fa notare anche per le chiusure difensive: insomma, un altro giocatore rispetto a quello timido che si vede in Nazionale.

Honda: Anche lui ormai costantemente tra i top, è il capocannoniere dal campionato insieme a Tevez e sempre più leader del Milan. Realizza una doppietta da incorniciare e più generale fa capire perchè lo scorso anno Galliani abbia fatto di tutto per prenderlo. Decisivo.

Avelar: Riapre la gara del Cagliari su rigore, mettendo una pressione continua alla difesa della Sampdoria. Conclude il match con l’assist per Sau che impatta la gara. Decisivo.

Quagliarella: Ancora decisivo l’ex Juve per il destino del Toro. Oltre al gol di testa, disputa una partita importante grazie a tanto movimento senza palla e alla sua capacità di allargare sulle fasce quando serve.

Dramè: Incontenibile nel primo tempo, sembrando un fenomeno sulla destra e diventando il più pericolo dei suoi. Nel secondo tempo cala il suo rendimento a causa di infortunio ma comunque ha fatto sentire per l’ennesima volta la sua importanza.

Gonzalez: Un gol pesantissimo quello segnato dal giocatore del Costa Rica. Regala la prima vittoria stagionale al Palermo e gli permette di uscire dalla crisi delle ultime due gare. Il gol arriva nel finale su azione di calcio d’angolo (l’ennesimo conquistato dai rosanero) ed è una vera e propria manna dal cielo per Iachini.

Callejon: Una spettacolare doppietta per l’uomo che si sta portando sulle spalle il Napoli in queste ultime gare. I suoi gol hanno portato a casa sette punti nelle ultime tre gare e se non fosse stato per la sciagurata difesa azzurra sarebbero stati nove. Realizza una doppietta da applausi ma non serve per la vittoria. Felicità e rimpianti.

Rincon: leader di questo Genoa, permette ai suoi di chiudere la prima frazione in vantaggio grazie alle sue sapienti giocate. Una volta che viene sostituito il Genoa va nel pallone.

Flop:

Pirlo: Una volta ogni anno capita di vedere un Pirlo sotto tono ed è capitato proprio a Sassuolo, campo tabù per il suo allenatore-nemico Allegri. Il numero 21 gode di inaspettata libertà eppure è meno preciso del solito, realizzando una sola giocata alla Pirlo in tutta la gara. Troppo poco.

Corini: un nuovo esonero gialloblù per l’ex stella proprio di Chievo e Palermo. Il suo Chievo è sembrato davvero arrendevole nella sfida contro la Roma, nonostante gli indiscutibili meriti dei giallorossi. La mentalità arrendevole della squadra è assolutamente da rivedere e toccherà al suo sostituto riportare in linea di galleggiamento una squadra al momento nettamente in difficoltà.

Pizarro: Lento, prevedibile e falloso (ammonito): ecco gli aggettivi con cui si potrebbe descrivere il cileno visto in campo contro la Lazio. Pessima la sua prestazione, come quella di tutta la squadra di Montella.

Marques: Un autogol così bello non lo si vedeva da anni in Serie A, sul livello almeno della frittata tra Diego Lopez e De Sciglio di inizio campionato. Infila alle spalle di Rafael il pallone che cambia la storia del match, dando il via alla bruttissima gara degli scaligeri, già impacciati prima dell’autorete. Mandorlini sarà rimasto molto deluso dai suoi.

Cacciatore: Ottimo il suo primo tempo, ma nella ripresa si fa espellere per il fallo su Ibarbo che procura il rigore che riapre il match. Da lì in poi l’inferiorità numerica sarà decisiva in negativo per i suoi, decidendo così il match.

Thereau: Al minuto settantadue ha l’occasione di trovare il pari, ma solo davanti a Gillet sbaglia tutto. Un errore che deciderà il match bianconero.

Mirante: La papera nel finale causa l’ennesima sconfitta per il Parma e il primo gol dell’Atalanta in casa in questa stagione. Mai chiamato in causa per tutta la partita, quando succede fa la frittata: decisivo in negativo.

Coppola: la sua espulsione mette in apnea il Cesena, bravo ad arrivare al pari ma, dopo l’inferiorità numerica, in balia dei padroni di casa. Certi errori in A si pagano a caro prezzo.

Vidic e la difesa nerazzurra: L’errore con cui lascia a Callejon la palla del primo vantaggio è clamoroso, come il resto della sua gara d’altronde. Tanti falli e poca sicurezza, ma nemmeno i suoi compagni di reparto brillano, basta vedere l’azione del secondo gol napoletano. Mazzarri deve ripartire dalle fondamente se vuola invertire la stagione della sua Inter.

Cervellera: Oltre al clamoroso tocco di mano non visto sul gol dell’Empoli, pesano numerose decisioni dubbie prese nel primo tempo per entrambe le parti.