Top:
Morata: Altro gol Scudetto per la Juve siglato dall’ex Real Madrid. Entra e cambia la gara siglando il settimo gol in A.
Maccarone: L’unico dei suoi a cercare sempre la conclusione. Nella ripresa si rende anche utile aprendo spazio per i compagni.
Joao Pedro: Goleador e guida per i suoi. Firma una rete con una giocata elegante e prende per mano la squadra anche in fase di impostazione.
Widmer: Il più pericoloso tra i ventidue in campo: colpisce un palo nel primo tempo.
Paloschi: Il Genoa si conferma la sua vittima preferita. Segna due gol da attaccante di razza e sfiora la tripletta.
Viviano: Tre interventi decisivi, nel finale di primo tempo, altri due provvidenziali a fine match. Stato di grazia.
Toni: Tredici centri in stagione, di cui sette nelle ultime sei gare. Stato di forma eccezionale per l’immortale campione del Mondo, a 37 anni ancora capace di regalare magie e gol spettacolari.
Sansone: Nei primi venti minuti è l’unico a farsi notare nel tridente di Di Francesco e non è un caso che decide proprio lui il match. Doppietta e rigore conquistato. Magico.
Defrel: Spina costante per la retroguardia nerazzurra. Segna una splendida rete e sfiora ben due volte il raddoppio. Unico per come salta l’uomo.
Pasqual: Qualche affanno in fase difensiva ma in avanti si rende come sempre pericolosissimo. Sigla l’assist che decide la partita.
Felipe Anderson: Che doppietta. Nel primo tempo è lezioso, ma nella ripresa esplode sfruttando un Torino distratto dall’impegno di Coppa.
Flop:
Llorente: Non gliene riesce una. Il suo è un momento davvero duro, retrocesso nelle gerarchie di Allegri anche a causa delle grandi prestazioni di Morata. Da recuperare.
Daprelà: Poca spinta e poca copertura. Subisce anche un Lichtsteiner non proprio irresistibile.
Brkic: Lento sul gol empolese, rischia anche su un rinvio e talvolta resta inchiodato sulla linea di porta.
Biava: La qualità non eccelsa dei suoi piedi non lo aiuta e il risultato è che rischia più volte il rosso. Reja lo accomoderà in panchina nel corso del match.
Niang: Pessima la sua prestazione. Stretto nella morsa dei difensori clivensi viene sempre anticipato e non si rende mai pericoloso.
Pjanic: Ennesima gara pessima della sua stagione. Non trova mai la posizione, non crea il passaggio in verticale e si limita al compitino. Non fa più la differenza.
Mesto: Imbarazzante. Sovrastato da Gomez e Halfreddson, la sua è una gara scordinata, lenta e fallosa. Punto debole.
Belfodil: Inguardabile. Gioca con sufficienza e i suoi compagni non gliele mandano certo a dire.
Bruno Peres: Sbaglia tantissimo in entrambe le fasi. Nullo in fase offensiva.
Ranocchia: Ennesima dormita stagionale, questa volta sul gol di Defrel. Rischia anche il rosso su Carbonero.
Honda: Si mangia un gol clamoroso sbagliando il controllo, sbaglia una miriade di ultimi passaggi e non salta mai l’uomo. Flop continuo.