Serie A 2014-15: Top & Flop 27° giornata

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Top:

Morata: Altro gol Scudetto per la Juve siglato dall’ex Real Madrid. Entra e cambia la gara siglando il settimo gol in A.

Maccarone: L’unico dei suoi a cercare sempre la conclusione. Nella ripresa si rende anche utile aprendo spazio per i compagni.

Joao Pedro: Goleador e guida per i suoi. Firma una rete con una giocata elegante e prende per mano la squadra anche in fase di impostazione.

Widmer: Il più pericoloso tra i ventidue in campo: colpisce un palo nel primo tempo.

Paloschi: Il Genoa si conferma la sua vittima preferita. Segna due gol da attaccante di razza e sfiora la tripletta.

Viviano: Tre interventi decisivi, nel finale di primo tempo, altri due provvidenziali a fine match. Stato di grazia.

Toni: Tredici centri in stagione, di cui sette nelle ultime sei gare. Stato di forma eccezionale per l’immortale campione del Mondo, a 37 anni ancora capace di regalare magie e gol spettacolari.

Sansone: Nei primi venti minuti è l’unico a farsi notare nel tridente di Di Francesco e non è un caso che decide proprio lui il match. Doppietta e rigore conquistato. Magico.

Defrel: Spina costante per la retroguardia nerazzurra. Segna una splendida rete e sfiora ben due volte il raddoppio. Unico per come salta l’uomo.

Pasqual: Qualche affanno in fase difensiva ma in avanti si rende come sempre pericolosissimo. Sigla l’assist che decide la partita.

Felipe Anderson: Che doppietta. Nel primo tempo è lezioso, ma nella ripresa esplode sfruttando un Torino distratto dall’impegno di Coppa.

Flop:

Llorente: Non gliene riesce una. Il suo è un momento davvero duro, retrocesso nelle gerarchie di Allegri anche a causa delle grandi prestazioni di Morata. Da recuperare.

Daprelà: Poca spinta e poca copertura. Subisce anche un Lichtsteiner non proprio irresistibile.

Brkic: Lento sul gol empolese, rischia anche su un rinvio e talvolta resta inchiodato sulla linea di porta.

Biava: La qualità non eccelsa dei suoi piedi non lo aiuta e il risultato è che rischia più volte il rosso. Reja lo accomoderà in panchina nel corso del match.

Niang: Pessima la sua prestazione. Stretto nella morsa dei difensori clivensi viene sempre anticipato e non si rende mai pericoloso.

Pjanic: Ennesima gara pessima della sua stagione. Non trova mai la posizione, non crea il passaggio in verticale e si limita al compitino. Non fa più la differenza.

Mesto: Imbarazzante. Sovrastato da Gomez e Halfreddson, la sua è una gara scordinata, lenta e fallosa. Punto debole.

Belfodil: Inguardabile. Gioca con sufficienza e i suoi compagni non gliele mandano certo a dire.

Bruno Peres: Sbaglia tantissimo in entrambe le fasi. Nullo in fase offensiva.

Ranocchia: Ennesima dormita stagionale, questa volta sul gol di Defrel. Rischia anche il rosso su Carbonero.

Honda: Si mangia un gol clamoroso sbagliando il controllo, sbaglia una miriade di ultimi passaggi e non salta mai l’uomo. Flop continuo.