La crisi del Celtic e del calcio scozzese

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L’avversaria dell’Inter nei Sedicesimi di Europa League sarà il Celtic, l’unica squadra scozzese capace di vincere una Coppa dei Campioni (proprio contro i nerazzurri negli anni 60). I biancoverdi di oggi però sono nettamente inferiori rispetto alla squadra che soltanto nel 2012 fu capace di battere il Barcellona al Celtic Park. Paradossalmente una delle cause del declinio degli scozzesi in campo europeo è determinata dalla perdita della rivale di sempre, quei Rangers retrocessi in quarta serie a causa del fallimento economico della società.

Aver perso una rivale del genere ha portato il Celtic a non dover più impegnarsi più di tanto per conquistare il campionato, determinando così un calo di concentrazione e di qualità nella rosa dei biancoverdi. La dimostrazione è data dall’eliminazione nei play off di Champions il Legia Varsavia, non di certo una corazzata.

La crisi finanziaria che affligge la Scozia, inoltre, è stata un’ulteriore causa di perdita di quei finanziamenti che tanto sono utili per alzare la qualità tecnica di una squadra. La perdita dell’Old Firm non ha fatto altro che peggiorare ciò, non garantendo più quegli introiti che le televisioni di tutto il Mondo garantivano annualmente per i diritti del Derby scozzese. Il Celtic ha visto ridursi drasticamente i ricavi da botteghino, perdendo nelle ultime tre stagioni quasi ottomila spettatori di media a partita.

Il vuoto intorno ai biancoverdi in Scozia gli permette di mantenere la leadership nazionale, ma fuori dai confini scozzesi la vita è pessima. La crisi economica ha costretto la società a vendere i suoi pezzi migliori: il portiere Forster, il centrocampista Wanyama, l’attaccante Hooper e anche il giovane Watt. Anche il tecnico Lennon ha lasciato la Scozia una volta capito che i margini di miglioramento erano bassi. L’unica speranza è John Guidetti, ventiduenne che ha già realizzato 6 gol in 13 partite.

Se la crisi non aiuta tante squadre hanno deciso di puntare sui giovani: ad esempio l’Hamilton neopromosso utilizza un gioco fatto di possesso, giovani interessanti e conti a posto. L’ulteriore problema è che i giovani sono sempre più attirati dalle sirene straniere, scegliendo di accettare la corte delle big europee piuttosto di fare gavetta nel povero campionato scozzese. Insomma, l’inter deve approfittare di tutto questo per portare a casa questo turno eliminatorio.

Armando Zavaglia