Coman, il nuovo che avanza

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Chi ha impressionato notevolmente nella prima giornata di campionato è stato il baby prodigio juventino Coman. Il centrocampista francese cresciuto nelle giovanili del Psg, è diventato il giocatore straniero della Juve più precoce nell’esordire in A: 18 anni, 2 mesi e 17 giorni. Battuto anche il suo compagno e amico Pogba, che esordì anche lui contro il Chievo ma a 19 anni, 6 mesi e 7 giorni.

Per Coman non è la prima volta che la sua giovane età gli permette di tagliare record: ad esempio divenne il più giovane esordiente del Psg nel Febbraio 2013, a soli 16 anni, 8 mesi e 4 giorni contro il Sochaux. A farlo esordire fu Carletto Ancelotti, che stravedeva per il ragazzo: ogni qualvolta vedeva uno dei veterani dei parigini svogliato, gli scatenava Coman nelle partitelle, in modo da far ristabilire la concentrazione. Giocare contro Coman non era infatti facile e molto spesso ci scappava la figuraccia.

Da esterno offensivo il francese si è guadagnato tutte le convocazioni nelle nazionali giovanili, una serie di premi riservati ai migliori talenti francesi e i complimenti sinceri di Zlatan Ibrahimovic. Lo scorso 2 Giugno ha esordito con un gol nell’Under 21 blues, mentre due anni fa nella Champions primavera fece annichilire i giovani bianconeri. E’ lì che la Juve si innamora di Coman e due anni dopo riuscirà a portarlo a Torino per firmare, a parametro zero, un contratto quinquennale.

Allegri capisce fin da subito il talento del ragazzino e lo lancia, venendo ripagato con una prestazione perfetta nonostante l’influenza. Adesso per Coman ci sarà l’esame più difficile: non montarsi la testa e proseguire su questa strada, ma Allegri sa come far crescere bene i giovani (De Sciglio, El Shaarawy, Cristante, ecc). Per lui e per la Juventus si prospetta una stagione esaltante.