Decise le magnifiche quattro di questa edizione della Champions League: a giocarsi i due posti per la finale di Berlino ci saranno l’esplosivo Barcellona di Luis Enrique, il rimontante Bayern Monaco di Guardiola, il redivivo Real Madrid di Ancelotti e la Juventus di Massimiliano Allegri, il tecnico tanto discusso in Estate ma che invece riporta la squadra bianconera tra le prime quattro d’Europa come non avveniva da 12 anni. Una bella risposta a tutti coloro che, a partire dai tifosi juventini stessi, avevano bollato il tecnico come perdente durante l’Estate rimpiangendo il tanto amato Conte. I fatti parlano chiaro: Allegri sta facendo molto meglio dell’ultimo Conte bianconero, sì capace di vincere lo Scudetto dei 102 punti ma incapace di superare il girone di Champions praticamente con la stessa squadra di questa stagione.
Adesso in attesa del sorteggio delle semifinali, analizziamo così si è arrivati a questo punto. Partiamo dalle gare del martedì, con il Barcellona che completa senza difficoltà l’opera iniziata al Parco dei Principi sei giorni prima: un 2-0 targato Neymar che permette al trio di attacco catalano di avvicinarsi sempre più all’altro trio dei record blaugrana, quello composto da Messi, Henry ed Eto’o nella stagione del Triplete 2009. I tifosi del Barca si augurano che oltre al record dei gol arrivi un’altra tripletta, cosa attualmente possibile visto che il Barcellona è favorito su tutti e tre i fronti.
Il Psg invece esce con le ossa rotte anche da questo Quarto di finale, colonne d’Ercole anche in questa stagione per i francesi. Uscire contro il Barca non è un disonore, ma lo è uscire in questa maniera, senza aver lottato nemmeno un pò. Qualificazione praticamente mai in bilico.
Clamorosa, invece, la rimonta del Bayern Monaco, capace di ribaltare il 3-1 di Oporto tramite un 6-1 senza appello. La prestazione dei tedeschi è stata mostruosa dimostrando il reale divario tra le due formazioni e adesso la carica emotiva proveniente da questa rimonta può essere un fattore importante per la rincorsa alla finale di Berlino. Passare dalla disfatta all’impresa può dare quelle energie che potrebbero permettere al Bayern di ottenere un altro storico Triplete dopo quello del 2013.
Mercoledì condito da un solo gol ma fondamentale, quello del Chicharito Hernandez che porta il Real Madrid in semifinale dopo la corrida del derby contro l’Atletico. Anche in questa gara Oblak è stato assoluto protagonista e quando sembrava che gli uomini del Cholo fossero capaci di portare la sfida ai supplementari anche se in inferiorità numerica è avvenuta l’azione decisiva: splendida palla di Cristiano Ronaldo per il messicano che in area di rigore non sbaglia. Crollato il castello difensivo a tre minuti dal novantesimo, i biancorossi non hanno più avuto la forza di controbattere e così il tanto criticato Ancelotti si ritrova in semifinale per la seconda stagione consecutiva, mentre il Real raggiunge la quinta semifinale consecutiva.
La Juve, infine, gioca una brutta gara ma che comunque gli permette di ottenere l’obiettivo tanto sognato: le semifinali di Champions. Questo Quarto di finale è stato condizionato da diversi episodi dubbi in favore dei bianconeri ma anche questo è il calcio e così per Buffon e compagni si ritorna a respirare l’aria delle semifinali Champions, cosa che mancava a Torino dalla storica doppia sfida contro il Real Madrid. Adesso i bianconeri partono indubbiamente come la cenerentola tra le magnifiche quattro, ma le storie di Atletico Madrid e Borussia Dortmund ci insegnano che anche l’impossibile può diventare possibile.
Venerdì 24 Aprile, ore 12:00: manca poco per conoscere chi sarà l’avversario dei bianconeri.