Bisignano, la protesta in strada contro il depuratore privato

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La pioggia non ha fermato gli agricoltori e le associazioni ambientaliste che sono scesi in strada contro il depuratore industriale della Consuleco.


Servizio TGR Calabria 5 Marzo 2022: Link RaiPlay

Una lunga fila di trattori in strada, partiti da contrada Torre Grande fin sotto al Municipio a protestare pacificamente per la revoca delle autorizzazioni ambientali collegate all’impianto di depurazione Consuleco.

Un tema delicato quella depurazione e dell’inquinamento ambientale a Bisignano, che coinvolge direttamente la società industriale che nel 2020 finì nell’inchiesta “Arsenico” con l’accusa di aver sversato nel fiume Mucone rifiuti fognari non trattati. Alla mobilitazione organizzata dall’Associazione Ambientalista “Valle del Crati Bisignano”, hanno aderito le associazioni: Lipu Calabria, WWF Calabria, O.A. WWF Calabria Citra, Medici per L’Ambiente – ISDE Calabria, Forum Ambientalista Calabria, Legambiente Calabria A.p.s., Italia Nostra Crotone, Italia Nostra “Paolo Orsi” Soverato – Guardavalle, Amici della Terra Calabria, Associazione Crocevia di Rende, Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”, Coordinamento Democrazia Costituzionale di Bisignano e la Rete Calabrese per la Sanità Pubblica.

Nella sala Consiliare a Collina Castello è intervenuto anche il coordinatore della Lipu, Giorgio Berardi: “Siamo qui per protestare contro l’atteggiamento della regione che non ha definito la conferenza dei servizi, che doveva essere inerente la revoca o la concessione alla Consuleco per le sue attività produttive”. E ha ribadito come la posizione sia quella di chiedere, con forza agli enti preposti, la revoca definitiva dell’AIA e delle autorizzazioni ambientali alla società privata.

Intervento:

A seguire, il Sindaco Francesco Fucile ha spiegato le azioni che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti di fronte a questa problematica

Fucile: “Atto di diffida alla Consuleco”

“Oltre ad aver diffidato la società Consuleco a cessare immediatamente l’attività di scarico proveniente dal proprio impianto di depurazione, con espresso avvertimento che trascorsi trenta giorni dalla notifica, senza che la società abbia provveduto a quanto sopra, l’amministrazione comunale, a tutela della salute pubblica, procederà direttamente a inibire la condotta di collegamento tra il depuratore privato e la fognatura pubblica”.

Video intervento del sindaco di Bisignano Francesco Fucile

Menzioniamo anche l’intervento di Ferdinando Laghi, cliccando su questo link

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