Bene, bravi, bis!
E’ questa la prima raccomandanzione che tutti i tifosi italiani inviano idealmente alla propria Nazionale, reduce da una grandissima prestazione contro una scialba, ma pericolosissima sulle fascie, Inghilterra.
La Nazionale azzurra ha sconfitto gli ex maestri del football dominando sul piano del ritmo (in passato terreno principe per gli inglesi), riuscendo ad alzarlo e ad abbassarlo a proprio piacimento in base alle esigenze che il caldo di Manaus imponeva. Tanti Azzurri si sono distinti, a partire dal portiere Sirigu che non ha fatto rimpiangere Buffon e, soprattutto, non ha fatto rivivere l’incubo Marchetti di Sud Africa 2010. In difesa i primi chiaroscuri: Paletta disastroso e Chiellini deludente, anche se con l’alibi di aver giocato fuori ruolo, sono stati bilanciati da un grandissimo Darmian (prodotto del vivaio Milan ed ennesima dimostrazione dell’incompetenza rossonera nel gestire i propri giovani) e Barzagli che nel primo tempo ha effettuato un salvataggio che vale un gol. Ottima la prestazione del solito maestro Pirlo, mentre l’altro play, Verratti, inizialmente ha deluso ma poi è entrato nel vivo dell’azione del primo gol. Arriviamo quindi a Marchisio, forse il più forma degli Azzurri in questa fase, che realizza un gol che ricorda molto quello con cui il suo compagno di squadra nella Juventus aveva aperto il Mondiale 2006 contro il Ghana.
De Rossi anche questa volta si è dimostrato uno degli Azzurri migliori ma la sorpresa (se possiamo così definirla) più bella è l’ottima prestazione di Candreva, uno stantuffo continuo che ha regalato un pallone d’oro a Balotelli che ha dovuto solamente appoggiare in rete. Il 9 Azzurro ha regalato una prestazione da urlo, per sacrificio e disponibilità, dimostrando che in Nazionale è un altro giocatore rispetto a quello deludente in maglia rossonera.
I subentrati Parolo, Thiago Motta e Immobile hanno detto la loro in un Mondiale in cui la panchina risulterà fondamentale viste le temperature climatiche pazzesche del Brasile. La classifica vede l’Italia in testa al proprio girone insieme alla sorpresa Costa Rica, riuscita nell’impresa di ribaltare il vantaggio dagli undici metri di Cavani grazie ai gol di Campbell (giocatore di proprietà dell’Arsenal di cui si sentirà parlare in futuro), Duarte e Urena. Il passivo pesante dimostra che l’Uruguay ha sottovalutato gli avversari e Inghilterra-Uruguay della prossima giornata è già dentro o fuori. Nemmeno gli Azzurri dovranno sottovalutare la Costa Rica e la storia insegna che la seconda partita del girone è da sempre un ostacolo durissimo per la nostra Nazionale: nelle ultime tredici edizioni del mondiale (precisamente da Cile 62), l’Italia ha vinto la seconda gara del girone solo quattro volte, con tre sconfitte e ben sei pareggi. Se si guarda pure agli Europei e alla Confederations Cup il bilancio non migliora: ci sono state sì 4 vittorie, ma anche 2 sconfitte e 3 pari. Proprio per questo motivo non basta fermarsi al gol di Balotelli ma bisogna continuare a spingere sull’accelleratore: il nostro passaggio del turno passa dalla Costa Rica.