Trionfo di famiglia

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La settima prova del Motomondiale 2014, disputatasi nel circuito del Montmelo di Barcellona, ha regalato una gara emozionante come non mai che ha visto per l’ennesima volta stagionale il trionfo di Marc Marquez, però non senza difficoltà. Le qualifiche dal sabato sembravano uno scuro presagio per il campione del mondo, caduto all’ultimo giro e terzo in griglia dopo ben sei pole consecutive in stagione. Partiva davanti a tutti il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, che dopo aver perso anche la seconda posizione nel mondiale nel gp del Mugello voleva assolutamente rifarsi e zittire tutte le voci di mercato che lo vogliono fuori dalla Honda nella prossima stagione. Il 26 spagnolo, alla nona stagione nella Motogp, anche quest’anno probabilmente non vincerà il mondiale e i vertici della più grande casa motociclistica giapponese sarebbero ormai stufi di investire su un pilota ormai senza appeal e, soprattutto, senza chance mondiali visto il fenomeno Marquez. Dani sa che la possibile conferma in HRC passa dal proseguo di questa tribolata stagione e con questa pole cerca di mettere le basi per una possibile detronizzazione del suo compagno di squadra. Chiude la prima fila un ritrovato Jorge Lorenzo mentre l’altro pilota Yamaha, Valentino Rossi, parte dalla quinta casella. Rossi vuole trovare la prima vittoria stagionale nel luogo di una delle sue gare più famose, Barcellona 2009, quando con un sorpasso pazzesco all’ultima curva zittì Lorenzo e tutto il tifo spagnolo (anche se non mancano i tifosi rossiani nella terra ispanica). La gara parte subito con una delle proverbiali partenze lampo di Lorenzo che si porta subito a guidare il gruppo seguito da Rossi, Pedrosa e un attardato Marquez. Piano piano che passano i giri però prende il sopravvento Rossi che infila il compagno di squadra e cerca di aumentare il distacco dai suoi inseguitori. Dietro di lui spunta Marquez che comincia a duellare con Pedrosa per ottenere la seconda posizione e, nel frattempo, comincia ad insidiare il velocissimo Valentino. A metà gara il quartetto diventa un trio con l’allontanamento di Lorenzo dai suoi rivali e , contemporaneamente, la gara si fa incandescente fino a che Marquez non effettua il sorpasso su Rossi che apre le danze per gli ultimi giri infuocati in cui i tre che guidano la classifica mondiale si contendono la vittoria. Marquez e Pedrosa sembrano averne più di Valentino ma all’ultimo giro la troppa foga del 26 lo porta a incrociare la sua gomma anteriore con la posteriore di Marquez decretando un suo lungo e il sorpasso di Rossi, che così subisce l’ennesima vittoria del campione del mondo in carica ma, allo stesso tempo, allunga nella classifica iridata su Pedrosa. Nel mondiale degli umani (quello normale lo domina Marquez con 175 punti su 175!!!) Rossi si piazza a +5 su Pedrosa, risultato notevole considerando le numerose incognite che accompagnavano la stagione del Dottore. Con questi punti nelle scorse stagioni si sarebbe stati in testa alla classifica o giù di lì, mentre l’alieno Marquez rende gli sforzi di Valentino vani (il distacco tra i due è di ben 58 punti). Lorenzo chiude in quarta posizione, dimostrando anche questa volta mancanza di continuità come già successo dopo il bel terzo posto argentino. La famiglia Marquez festeggia doppiamente oggi grazie alla vittoria del giovane Alex Marquez in Moto 3 al termine di una gara passata in solitaria. Nella lotta per il titolo mondiale, però, continua ad entusiasmare il duello Miller-Fenati, con il pilota italiano che partito 16° in griglia più volte è stato in seconda posizione ma alla fine ha dovuto cedere fino alle sesta, una posizione dietro il rivale australiano che adesso guida la classifica con 7 punti di vantaggio, davvero pochi considerando che manca ancora più di meta del mondiale. Fenati inoltre può rallegrarsi per il fatto che Miller partiva dall’ottava posizione e quindi perdere solo una posizione dal rivale dimostra di che pasta è fatto Romano. Da ricordare in questo Gran Premio anche lo splendido secondo posto di Enea Bastianini, riminese di 16 anni che alla settima prova iridata trova già il primo podio.

Adesso tra due settimane si torna in pista con lo storico appuntamente di Assen, circuito olandese presente sin dalla prima edizione del motomondiale. Lo scorso anno ci fu il ritorno alla vittoria di Rossi e il bruttissimo infortunio di Lorenzo a cui seguì un miracoloso quinto posto. Cosa ci aspetta questa volta?