Somma e Castori: a volte ritornano

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Diceva il buon vecchio Antonello Venditti che “certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”, anche se non è dato sapere se quando ritornano sono eventualmente benvenuti o meno. Ora, non so se sia una questione d’amore, ma anche certi allenatori fanno giri (alcuni immensi, altri meno) e poi ritornano. Vogliamo ricordarne due che nell’ultima settimana hanno ritrovato una panca su cui poggiare le natiche: Mario Somma e Fabrizio Castori.

Il primo lo ricordiamo a questi lidi per due cose: le “entusiasmanti” analisi tecniche nel 90° minuto di Serie B – dove per contratto doveva elogiare il portiere del Cittadella Pierobon, altrimenti quel bestione di Mattioli che all’epoca era alla conduzione gli avrebbe forse rifilato un gancio destro – e per essere stato guida tecnica del Cosenza ne “l’anno dei quattro allenatori”. L’anno in questione è il 2010/11 e si susseguono, nell’ordine: Mimmo Toscano, esonerato dopo pochi giorni di ritiro nonostante le due promozioni consecutive; Paolo Stringara, che tiene botta per qualche mese; il nostro Mario Somma, che lascia la sedia della RAI; Luigi De Rosa, che di Somma era il vice e di cui prende il posto dopo poche giornate. Per il Cosenza sarà un’annata disastrosa che porterà al secondo fallimento in dieci anni.

Ma ovviamente la carriera di Somma non può essere legata al Cosenza; ritorna ad allenare: però non subito, la poltrona in RAI in fondo non fa schifo. Infatti ci vuole il primo ottobre 2012 per rivedere Somma sul campo, stavolta a Grosseto sostituendo Moriero. 45 giorni dopo è esonerato.

Ma si può fare ancora meglio: dopo essersi abbondantemente riposato, a giugno del 2014 firma con la Salernitana, ma riesce nell’impresa di migliorarsi. Viene esonerato ad agosto, a campionato ancora fermo. Meglio di lui solo Antonio Conte. E Mimmo Toscano (vedi sopra).

Tuttavia, il nostro beneamato risponde alla chiamata della sua città natale: si è da poco accasato al Latina al posto di Mark Iuliano. La data del suo ritorno è emblematica: il 2 novembre

L’altro ritorno eccellente di questi giorni è quello di Fabrizio Castori, richiamato dal Carpi il giorno dopo Somma, il 3 novembre. Forse a Carpi si sono resi conto che con quell’organico lì puoi avere anche una commissione tecnica formata da Capello, Mourinho e Ancelotti, ma non ce la fai lo stesso. Tanto vale tenere il condottiero che ha forgiato e conosce il gruppo. Il ritorno non è dei migliori, vista la sconfitta nel “derby” col Sassuolo, ma non è che “Nosferatu” Sannino abbia fatto molto meglio. La “Longobarda”-Carpi deve puntare solo a una cosa: fare un campionato più decoroso di quanto fatto dall’Ancona nel 2003/04: 13 punti in 34 giornate con in campo gente ormai in pensione come Rapaic, Dino Baggio e Maurizio Ganz.

Il Carpi almeno c’ha Borriello…

Mario Iaquinta