Serie A al rush finale

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A sette giornate dal termine, la Serie A vive di spettacolari lotte ristrette soltanto agli obiettivi minori, poiché Scudetto e posizioni Champions sembrano già conquistate. La Juventus di Antonio Conte infatti, nonostante la recente sconfitta di Napoli, mantiene ben 8 punti di vantaggio (più il 3-0 dello scontro diretto) sulla Roma, vantaggio molto rassicurante e che solo una debacle clamorosa dei bianconeri potrebbe mettere in dubbio. Ma considerando la forza dei Campioni d’Italia e soprattutto la ferocia agonistica del loro allenatore, difficilmente verranno a mancare le motivazioni e i giusti stimoli da qui alla fine, considerando anche la possibilità di raggiungere (e superare) la clamorosa quota dei 100 punti stagionali.

La Roma di Garcia quindi ha poche speranze di Scudetto però, allo stesso tempo, ha grandissime speranze di conquistare l’accesso diretto alla prossima Champions League: sono infatti 9 i punti di vantaggio dei romani sul Napoli di Benitez, che paga le tante partite steccate in casa contro le squadre medio-piccole della Serie A. A sua volta, i partenopei si sono praticamente assicurati il playoff Champions, grazie al +12 sui futuri rivali della finale di Coppa Italia, la Fiorentina.

E proprio dalla Fiorentina in poi che comincia il gruppone di squadre che fino alla fine si giocherà i posti Europa League, ogni anno tanto bistrattati ad inizio stagione ma, da aprile in poi, veri obiettivi per salvare il salvabile di stagioni deludenti per le big e premio per le grandissime stagioni delle provinciali.

Dai 52 punti della Fiorentina ai 38 dell’Udinese ci sono undici squadre tutte in gioco per almeno uno dei tre posti Uefa:

  • Fiorentina: i viola stanno pagando i tantissimi infortuni stagionali, consapevoli della possibilità di entrare comunque in Europa League grazie alla conquista della finale di Coppa Italia;
  • Inter: la squadra di Mazzarri, incapace di un minimo di continuità, ha grandi chance di conquistare l’europass ma, come dice il proprio inno ufficiale, l’Inter è pazza e tutto può ancora succedere;
  • Parma: dopo 17 risultati utili consecutivi, tre sconfitte contro Juve, Lazio e Roma. Bisogna reagire subito perchè in questo gruppone ci vuole davvero poco per essere fatti fuori;
  • Atalanta: la squadra più in forma del campionato, con sei vittorie consecutive nelle ultime sei di campionato. La squadra di Colantuono gioca benissimo e ha tutto per ambire almeno al sesto posto;
  • Lazio: sono solo due i punti di distacco dal Parma, ma il vero problema per la Lazio sono i tifosi, perchè giocare all’Olimpico senza tifo può essere un fattore negativo in questa rincorsa;
  • Verona: dopo un terribile mese di marzo concluso con la vittoria contro il Genoa, il Verona sembra essersi rimesso in careggiata. Il più grande nemico per i veronesi è però l’appagamento per la salvezza conquistata d’anticipo, il vero obiettivo stagionale, e ciò può portare molti giocatori incontro ad un inconscio rilassamento;
  • Torino: tra le medio-piccole del campionato nessuno può vantare una coppia gol come Immobile e Cerci. I loro gol possono essere decisivi in questo rush finale;
  • Milan: la grande delusione di stagione è ancora in gioco per l’EL e potrà far valere l’esperienza e le motivazioni di moltissimi suoi giocatori (compreso l’allenatore) in queste tesissime sette giornate finali;
  • Sampdoria: 6 punti è il distacco per i blucerchiati che, raggiunta l’aritmetica salvezza, adesso possono sfruttare le ali dell’entusiasmo per raggiungere il colpo grosso;
  • Genoa: i ragazzi di Gasperini sono squadra vera e nonostante il distacco più ampio rispetto ad altre squadre, possono sfruttare la voglia mondiale di Gilardino per fare più punti possibili da qui alla fine;
  • Udinese: 9 punti il distacco, ma il problema principale è l’infortunio di Di Natale. Il suo mancato recupero può significare la prematura esclusione da questa lotta.

Sotto l’anonima quindicesima posizione del Cagliari c’è l’altra significativa bagarre del campionato, cioè la lotta salvezza. Ecco chi è favorito o meno:

  • Chievo: E’ quella messa meglio tra le pericolanti, con però solo due punti di vantaggio sulla terz’ultima. Le partite al Bentogodi saranno fondamentali per poter conservare la Serie A, che nelle ultime sette giornate prevede per il Chievo un calendario con il derby, due scontri salvezza e tre sfide contro squadre in lotta per l’Europa League;
  • Bologna: i 26 punti rossoblu non sono per nulla rassicuranti, vista soprattutto l’involuzione della squadra in attacco ed in difesa. E’ forse la squadra con il peggior calendario tra le pericolanti;
  • Livorno: la terz’ultima, capace di risultati clamorosi nel bene e nel male, il carattere degli amaranto è la prima pietra su cui fondare ogni possibile speranza di salvezza. Come per il Bologna, il calendario non aiuta, ma non ci stupiremmo a vedere il Livorno fare punti con le big come già fatto fino ad adesso;
  • Sassuolo: distante quattro punti dal Livorno, il Sassuolo ha (sulla carta) il miglior attacco tra le pericolanti, ma sino ad ora sono state troppe le occasioni mancate per poter pronosticare delle certezze per la squadra neroverde, e il calendario non aiuta;
  • Catania: 20 punti e tanta delusione sembrano già condannare i catanesi a tornare nella serie cadetta dopo 8 anni, ma i miracoli nel calcio non mancano mai. Il calendario è però complicato.

Tre di queste squadre lasceranno la A ed è davvero difficile pronosticare con certezza chi sarà a farlo, anche perchè il calendario è difficile per tutte.

Non ci resta che seguire questi ultimi 630 minuti di campionato che saranno di sicuro emozionanti come non mai.