Serie A 2014-15, seconda giornata: Top e Flop

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Serie A, seconda giornata

Top

Tevez: Non doveva nemmeno giocare il talento argentino e chissà che partita sarebbe stata per la Juve senza il suo asso offensivo. Gol e assist, vizietto tipico della scorsa stagione che non è andato perso e più in generale una partita ottima. Il profumo della camicietta albiceleste lo esalta.

Nainggolan: Splendida prestazione per bagnare la sua centocinquantesima presenza in Serie A. Il belga esalta la sua Roma e si esalta sul campo dell’Empoli mettendo in scena personalità da leader assoluto. In una Roma senza i suoi totem porta a casa il tiro che regala l’autogol decisivo di Sepe. Dopo la bellissima prestazione contro la Fiorentina, l’ennesima conferma per il belga.

Menez: one man show dell’asso francese del Milan che per una sera fa dimenticare a tutti il suo essere un parametro zero (motivo di discussione durante l’estate) e regala una prestazione mostruosa. Due gol, di cui uno splendido, ma il top glielo regala la sua prestazione a sostegno della squadra, fatta di corsa, recupero di palloni e sponde. Se questo è il carattere che metterà sempre in campo il Milan ha fatto un colpaccio.

Icardi: Tripletta al derelitto Sassuolo di giornata. Cinque tiri in porta e tre gol, di cui uno da rugbista, uno di classe e un altro da killer dell’area di rigore. Naturalmente non era questa la partita-verità per l’Inter di Mazzarri ma questa roboante vittoria fa morale.

Bardi: il portiere di proprietà dell’Inter regala una prestazione strepitosa, parando perfettamente un buon rigore battuto da Higuain e intervenendo in maniera decisiva per ulteriori tre volte. Dopo l’autogol nella prima di campionato contro la Juve, il giusto riscatto.

Okaka e Gabbiadini: domenica bestiale per i due blucerchiati, entrambi visionati dal Ct Conte. Il primo realizza un gol fenomenale di potenza pura, regalando chili di qualità e un moto perpetuo. Può ripetere l’eccellente metà di stagione scorsa. Gabbiadini invece centra su punizione un gol e una traversa. Una coppia gol italiana nella terra di Vialli e Mancini.

Cossu: splendida partita dell’asso cagliaritano, nonostante la sconfitta. Fa ammattire la difesa atalantina con dribbling, tagli e assist per tutti. Il gol arriva solo su rigore ma già prima aveva meritato la gioia del gol.

Boakye: spacca la partita e regala il raddoppio all’Atalanta in un momento di sofferenza. Può essere lui, di ritorno dall’esperienza all’Elche, la sorpresa nerazzurra di stagione.

Candreva: dici Lazio, dici Candreva. Un gol splendido e un assist suggellano la solita prestazione maiuscola dell’azzurro, che sigla anche un assist per il gol annullato a Keita per fuorigioco. E’ il vero fuoriclasse della squadra, più di Klose.

Perin: in una giornata dove i portieri sono protagonisti nel bene e nel male, si esalta anche Perin, che regala un punto ai suoi grazie a tre interventi prodigiosi. Sembra ormai essere tornato il baby prodigio dei tempi di Padova. Un bene per il dopo Buffon in azzurro.

Flop:

Muriel: l’Udinese non brilla e lui non è il peggiore in assoluto, ma la sostituzione nell’intervallo certifica che anche questa stagione è iniziata male per quello che veniva definito un piccolo Ronaldo. Stramaccioni si gioca molto puntando su di lui e l’esito della stagione bianconera dipenderà proprio da un suo ritorno in forma 2013.

Hysaj: dalle sue parti la Roma fa baldoria. Patisce sia Florenzi che Maicon e più in generale si mostra poco preparato alla Serie A. Da rivedere, per il bene suo e dell’Empoli.

Cole e Ljajic: i peggiori della Roma. Il primo è prevedibile, distratto e pasticcione, appoggiando sempre in maniera sbagliata l’azione d’attacco. L’attaccante, invece, è fuori condizione e crea poco e male.

Diego Lopez: Tre gol subiti ed una clamorosa autorete in combinazione con De Sciglio. Da rivedere assolutamente (tra un mese però, perchè infortunato), non è e non può essere lui il vero Diego Lopez, quello che nelle scorse stagioni faceva fare panchina a Casillas.

Ristovski: Pessima prestazione per il nuovo arrivato in casa Parma. Prende in extremis il posto di Cassani e si vede che non è pronto: si fa sfilare da Bonaventura sul primo gol, non stringe su Honda che raddoppia e fa l’assist a Menez per il 5-3. Prestazione orribile.

Sassuolo: errare è umano, perseverare è Sassuolo. Dopo lo 0-7 della scorsa stagione ripete la stessa disastrosa partita contro i nerazzurri, regalando errori in serie, difesa nulla e presunzione nel tridente d’attacco. Zaza, Berardi e le imprese in azzurro hanno esaltato tantissimo l’ambiente sconcentrandolo da quello che resta l’obiettivo di stagione, cioè la salvezza. Chi merita l’insufficienza peggiore è però Berardi, recidivo nel fare stupidate a palla lontana. E’ un potenziale campione ma deve cambiare mentalità.

Napoli e Benitez: è la grande delusione di questo avvio di stagione. Dopo l’eliminazione dalla Champions, un’altra batosta per gli azzurri, questa volta ancora più grave perchè in casa contro un modesto Chievo. L’involuzione del Napoli è evidente e Benitez sembra incapace di risolvere la situazione. Se poi, quando ha due settimane di tempo per allenare i suoi, se ne va in vacanza il gioco è fatto…

Larrondo: dire che è stato nullo è poco. Dopo il rigore sbagliato contro l’Inter, un’altra brutta prestazione in campionato. Produce in sessanta minuti una mezza girata nella ripresa. Troppo poco.

Cesena: Squadra rilassata mentalmente dopo la vittoria di quindici giorni fa contro il Parma. Bisoli non si può permettere certi cali mentali e farà di tutto per far sì che sia soltanto un episodio.

Mario Gomez: che fine ha fatto il giocatore capace di gol e mirabilie con la nazionale tedesca e con il Bayern? Sembra fuori dagli schemi e dal gioco viola e ormai l’infortunio della scorsa stagione è un ricordo. Ha bisogno di ritrovare se stesso, cioè il gol.