Dov’è finito il Liverpool?

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Dov’è finito il Liverpool di Brendan Rodgers? Che fine ha fatto la squadra che soltanto qualche mese fa ha accarezzato una vittoria in Premier League che mancava ormai da quasi vent’anni? Dove si è nascosta la squadra di diavoli vestiti di rosso che facevano di Anfield una roccaforte inespugnabile (scivolate a parte)?

Queste sono le domande che i tifosi dei Reds e gli appassionati di calcio si pongono dopo la cocente eliminazione dalla Prima Fase di Champions League per mano del Basilea, non certo una big europea. Troppo facile giustificare questo squilibrio di rendimento con la partenza di Suarez, mr. 30 gol nella passata stagione. Il problema però sembrava risolvibile, poiché sul mercato estivo la squadra inglese ha speso molto, puntando su giovani di prospettiva che però al momento non sembrano (e forse non lo sono) in grado di mantenere le aspettative in un tempio del calcio com’è Anfield. Sono stati ben 140 i milioni spesi dalla squadra di Rodgers nell’ultima sessione di mercato, così suddivisi: Lallana (31 mln), Markovic (25 mln), Lovren (25 mln), Balotelli (20 mln), Moreno (18 mln), Origi (13 mln, in prestito al Lilla), Lambert (5,5 mln) e Manquillo (2 mln). I tanti soldi incassati dalla cessione di Suarez hanno portato i Reds a spendere e spandere la cifra ottenuta dal Barcellona, strapagando giocatori che hanno talento ma non corrispondente a queste cifre. Ognuno di loro, inoltre, sta parecchio deludendo le aspettative.

Partire da Balotelli è troppo facile ma è dovuto: anche questa chance sembra essere persa. Un solo gol finora in Champions e nessuno in campionato, mentre in League Cup il tabellino è sì stato riempito ma soltanto una volta. Un bottino magrissimo per un calciatore che si sente già campionissimo, soprattutto in considerazione della cifra spesa. Adesso l’italiano è ai box causa infortunio e quindi è esente da colpe, ma quando ha giocato di certo non ha brillato.

Lallana e Lovren stanno chiaramente patendo il passaggio da una squadra di centro classifica come il Southampton ad una big, mentre Markovic ha talento da vendere ma deve adattarsi ad un campionato difficile come quello inglese. Moreno e Manquillo hanno evidenti limiti tecnici, mentre Lambert ha coronato il sogno di una vita, quello di vestire la maglia della squadra che ha sempre tifato, ma obiettivamente oltre al cuore riesce a mettere davvero poco in campo.

I problemi dei Reds però sono causati soprattutto da chi vestiva la maglia rossa anche la scorsa stagione. Mignolet paga le tantissime critiche piovutegli addosso dopo una serie di prestazioni negative ma obiettivamente non è un portiere da aspirante big. Skrtel ha perso il vizietto del gol che la scorsa stagione gli aveva permesso di diventare il difensore più prolifico in zona gol dell’intero campionato e con il suo calo di forma tutta la fase difensiva della squadra è calata.

Gerrard paga lo scivolone contro il Chelsea ancora vivo nella sua mente e un’età che avanza inesorabile (e nonostante ciò resta sempre il migliore dei suoi), mentre in attacco Sterling sembra troppo acerbo per assumersi l’eredità di Suarez. L’altro grande problema è l’infortunio che tiene Sturridge lontano dai campi da gioco da tempo: con lui sarebbe sicuramente tutta un’altra musica.

Infine Rodgers, l’allenatore che dopo una prima stagione in chiaroscuro aveva costruito un giocattolo quasi perfetto nella scorsa stagione: perso Suarez anche lui sembra essere entrato in confusione, non riuscendo più a trovare il fuoco sacro nei suoi giocatori. Criticato costantemente, la sua panchina non è saldissima, anzi…

Il risultato di tutta questa situazione è un pessimo nono posto in classifica (sei vittorie, tre pareggi, sei sconfitte e differenza reti uguale a zero) e la retrocessione in Europa League, coppa che però potrebbe rilanciare le ambizioni dei Reds. Paradossalmente è meglio essere usciti dalla Champions, coppa assolutamente non alla portata, per potersi giocare qualche chance di vittoria in una coppa dove i valori sono molto più livellati. Ancora in corsa anche in League Cup, Fa Cup e per un posto per la prossima Europa League, questa stagione può ancora avere un senso per il Liverpool, l’importante però è comprendere che con i giovani talentuosi sicuramente si avrà un grande futuro ma un presente difficile poiché nel calcio moderno carisma e mentalità fanno la differenza. Proprio quello che è mancato a questo Liverpol.

Armando Zavaglia