Juve…e sono 15!

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E sono 15!!! Alla faccia di chi continuava a sostenere – mesi addietro – che Tevez era un “piantagrane”; uno che spaccava lo spogliatoio; uno che segnava meno gol del “pipita”; uno che “non era un top player”. Ma và… A distanza di alcuni mesi sono in molti a ricredersi perché dopo il gol n. 15 personale (14 in Campionato ed 1 in Super Coppa), Carlitos è diventato il giocatore che – più di altri – fa la differenza. E che con il gol fatto al “toro” – il più bello tecnicamente parlando – si è inventato anche il “piffero” (per lui una trombetta), che con la sua “piroetta” magica su stesso e tiro all’angolino è diventato per noi il “pifferaio magico” e per Tuttosport colui che “Ha trombato il toro…”.
Juventus, la 'trombetta' di Tevez
VITTORIA N. 13 IN CASA: con questo gol di «Carlitos, Tevez», come ha urlato più volte il “suo” Stadium ieri sera, la Juventus allunga la sua striscia di vittorie casalinghe a13 (21esima stagionale), dimostrando anche – con 11 punti in più rispetto allo scorso anno – che è diventata una macchina schiacciasassi, sebbene qualcuno continui a fare il peggior sordo che non vuol sentire e cioè che, da buon “rosicone”, continua a sparlare solo delle cose negative, di inciampini o aiutini, guardando – come sempre – la pagliuzza negli occhi altrui ma non la trave nei propri. Un esempio? Eccolo…

RIGORI ED ESPULSIONI: «C’era rigore su Llorente, ma per questioni di tempo possiamo mostrare solo gli episodi più importanti agli allenatori». È possibile che un ex arbitro, oggi moviolista (sic!), possa parlare in questi termini??? Analizzando gli episodi, se c’era il fallo di mano di Vidal dopo la prima “precipitosa” ammonizione (fatta al suo primo fallo), c’era anche – ancor prima il rigore su Fernando Llorente che in pochi hanno commentato. Poi, invece, il rigore non dato ai granata era solare!!! Preferiamo, certamente, il commento di Claudio Zuliani, che sarà pure definito “fazioso” ma che sicuramente ci vede meglio di qualche altro pennivendolo in giro per la penisola. «La Juve porta a casa il risultato con il gol di Tevez nella prima frazione – afferma il buon Zuliani – e poi amministra una brutta partita nella ripresa. Potrebbe avere il rigore che chiude il match per un’evidente trattenuta alla maglia di Llorente ma niente, si prosegue. Alla fine manca un rigore al Toro sul contatto Pirlo/El Kaddouri ed ovviamente, parte il delirio mediatico. Detto tra di noi, amici, ma non siete stanchi di rosicare???». Una domanda che giriamo ai “rosiconi” categoria che da qualche anno sta aumentando a dismisura!!!

LA JUVE SA SOFFRIRE: tornando al calcio giocato, quello dove si esprime meglio la Juventus di Antonio Conte, paradossalmente da due partite la squadra non prende gol e – guarda caso – lo fa nelle due gare stagionali in cui forse ha sofferto di più: l’andata con il Trabzonspor; il ritorno col il Toro. Sarà che forse la Juve soffre squadre che non offrono gioco, che stanno in dieci dietro la linea della palla, che costruiscono poco insomma… Ma pur con queste squadre “chiuse a riccio” segna e non subisce gol. Accade per la prima volta in questo periodo e – se non altro – è un buon segnale sebbene la difesa abbia ballato con i turchi (vero Ogbonna?) e si sia comunque ripresa abbastanza bene ieri sera grazie anche al rientro di Barzagli “the wall”…

CONTE RAGIONIERE: quel che preoccupa il nostro capitano-non giocatore, dodicesimo uomo in campo insieme ai tifosi, sono semmai le possibili 16 partite in 52 giorni. Partendo dallo scorso 16 febbraio (gara col Chievo), fino al prossimo 13 aprile (al Friuli con l’Udinese), se la Juventus andrà avanti in Europa League, saranno tanti i match da disputare e questo preoccupa il “ragionier” Conte che, infatti, s’è messo a fare un “turn-over” scientifico e speculare. Cambiamo gli addendi il prodotto non cambia, ma cambiando gli esterni della Juventus, il prodotto è diverso perché Lich e Asa non sono paragonabili neppure un tantino alla coppia Isila – Peluso. Cáceres, invece, ha fatto meglio di Ogbonna nel rimpiazzare Chiellini a differenza di Ogbonna e Osvaldo ha dimostrato di essersi inserito piuttosto bene. In mezzo quel Giovinco difeso sempre da Conte che qualcosina ha fatto nei minuti finali coi turchi. Oltre all’immenso Tevez (anche in Europa, gol a parte), andranno gestiti anche i quattro centrocampisti gettando nella mischia se servirà anche Padoin come accaduto ieri sera al posto di Llorente se la squadra avrà bisogno di rifiatare e contenere…

RESTANO 13 GARE: sono ora 13 – Europa League a parte – le gare totali che dividono la JUVENTUS dal suo ipotetico 3. Scudetto consecutivo dell’era Conte, che – checché se ne dica – potrebbe essere il 32. della sua “gloriosa” storia. Intanto, giovedì riandremo nella “maledetta” (a dicembre) terra turca per difendere il 2-0 realizzato all’andata, dove mister Conte dovrebbe ritornare su Isla e Peluso sugli esterni perché Asa e Lich hanno bisogno di essere pronti in campionato; in mezzo alla difesa – in attesa del rientro di Chiellini, forse Ogbonna farà rifiatare Bonucci stavolta con Barzagli e Cáceres al suo fianco; in mezzo, probabile turno di riposo per Pirlo, con Marchisio metronomo davanti alla difesa, Vidal (sarà squalificato domenica) e Pogba sugli interni anche ruotando da centrodestra a centrosinistra. In attacco, vista l’inutilizzabilità di Quagliarella e lo stop forzato di Vucinic (speriamo torni presto perché il suo apporto potrebbe essere prezioso specie in Europa), si potrebbe propendere – per il tipo di gara da fare – per la coppia Osvaldo – Giovinco per giocare in velocità e ripartenze, con Tevez e Llorente pronti a dar manforte se serve, ma riposati per domenica 2 visto che col Milan (alle ore 20,45) si giocherà dopo il rientro previsto “solo” per la mattinata di venerdì 28 febbraio…

MARZO DECISIVO: il prossimo mese potrebbe essere quello decisivo da tanti punti di vista. Infatti, la classica di San Siro con il Milan, domenica 9, ore 12,30, stavolta allo Stadium, c’è il ritorno con la Fiorentina per cercare di “vendicare” l’unica sconfitta patita finora, ma poi “pensare” subito ad un possibile immediato replay dopo appena quattro giorni (13 marzo), ancora allo Stadium, nel caso in cui noi, ed anche i viola, dovessimo superare gli ottavi, per un quarto davvero “fratricida” in Europa League, il cui ritorno è previsto per giovedì 20 marzo, ovvero quattro giorni dopo la trasferta di Marassi (col Genoa) ore 20,45 di domenica 16 marzo. Quindi, dopo il 20 marzo, tre gare in notturna (ore 20,45), rispettivamente domenica 23 a Catania; mercoledì 26 a Torino col Parma e domenica 30 a Naples… Insomma, un tour de force non indifferente…

PENSIERINO FINALE: lo dedichiamo a chi continua a sparare (cazzate) a zero contro la Juventus. Signori, noi siamo la JUVENTUS e, quindi, sappiamo bene che siamo invisi dagli altri. Siamo capaci di giudicare anche le nostre prestazioni da soli e soprattutto di criticare, ad esempio, il “becero” striscione contro la strage di Superga. «Contro quelle non si scherza», ha sentenziato il presidente Andrea Agnelli, che ha stigmatizzato contro chi ha esposto quello striscione. Ma vorremmo che, con la stessa onestà intellettuale, venissero “disapprovati” gli striscioni “Heysel -39”; “Pessotto… buttati di sotto” e via dicendo perché anche qui non si possono fare “due pesi e due misure”. Insomma, siamo stanchi di essere attaccati al minimo alito di vento a favore, perché il vento contro è di molti nodi superiore a quello a favore… La JUVENTUS, se si fanno bene i conti, è stata sempre maggiormente danneggiata più che aiutata specie da certa stampa che fa il pari e il dispari a proprio modo, dimenticando – ad esempio – che è stata condannata solo “per sentimento popolare” e senza uno straccio di prova e che, piuttosto, se c’erano telefonate da punire bisognava farlo per tutti. La “prescrizione” esiste? Allora non può esserlo soltanto a favore dei nostri avversari, perché un conto è essere “scagionati” da accuse infamati, un altro è diventare “prescritti” per necessità. Ossia che quando si sbaglia a favore della Juve tutto è in malafede, caso contrario va tutto bene…

Vorremmo far capire a lor signori che più ci giudicano così più godiamo; più vinciamo e più aumentano i “rosiconi” e che soprattutto più ci sono certi commenti da “giornalai” più troveremo la forza di urlare all’unisono e con tanti milioni di ugole:

«FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!!»

Alessandro Amodio

Sezione:
L’Editoriale di Alessandro Amodio