Va in bicicletta ma è davvero cieca. Assolta la parrucchiera di Bisignano

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Dopo essere stata denunciata nell’autunno 2011, le erano state tolte le indennità per la cecità totale e per l’accompagnamento che percepiva da diversi anni. La donna, 64 anni originaria di Bisignano e residente a Lugo di Romagna (Ravenna), è stata assolta dall’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato perchè il “fatto non sussiste”.

Dai video girati dalla guardia di finanza due anni fa, nonostante ufficialmente cieca, la donna era in grado di lavorare nel suo salone di bellezza, di indicare articoli sul giornale e di girare in bicicletta. Così la donna, il cui caso era stato dibattuto anche dai media nazionali, continua tutt’ora a lavorare nel suo salone di bellezza in provincia di Ravenna.

L’assoluzione è arrivata dal Gup Piervittorio Farinella, alla luce della perizia affidata ad uno specialista del policlinico di Milano. Secondo lo specialista la donna presenta elettroretinogramma piatto il che, come spiegato davanti al Gup, significa che è cieca allo stesso modo in cui un elettrocardiogramma piatto significherebbe che è morta. Infatti, secondo il perito, dalla retina della signora non arriva nessun segnale alla corteccia.

“Quando glielo abbiamo comunicato – ha detto l’avvocato della 64enne -, la signora è scoppiata in lacrime. Siamo soddisfatti. L’unico rammarico è che la gogna sia durata così tanto: lei ha subito un danno non emendabile neanche con l’assoluzione”. Tra gli effetti della sentenza, figura l’immediato ripristino delle indennità sequestrate.

Per la donna 64enne era stata chiesta la condanna a un anno di reclusione e a 500 euro di multa perchè le immagini registrate mostravano attività delle signora palesemente incompatibili con la cecità.