Un nuovo addio, questa volta definitivo

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Finisce in un’anonima serata di Giugno la storia tra il Milan e Kakà, questa volta definitivamente. Il calciatore brasiliano e la società milanese sono giunti alla risoluzione consensuale del contratto del 22 rossonero che ora tornerà a vestire la sua prima maglia, quella del San Paolo. Il suo ritorno in Brasile durerà però solo sei mesi (prestito), prima dell’approdo alla vera destinazione di Ricardo, cioè Orlando nella Mls americana. Finisce in questa maniera una lunga storia che per i tifosi rossoneri è stata intensissima e che nell’ultima stagione non è stata felice ma nemmeno pessima. Kakà tornava a Milano dopo diversi anni negativi a Madrid con l’intenzione di rilanciarsi in vista del Mondiale brasiliano. L’obiettivo non è stato raggiunto ma non per questo la stagione dal punto di vista personale è da buttare. Kakà ha trascinato per quel che poteva il povero Milan di questa stagione, lottando sempre e dando sempre l’anima per questa squadra. Fino a Gennaio è stato indubbiamente il calciatore rossonero più positivo, ma dall’arrivo di Seedorf in poi il brasiliano è calato drasticamente fino alle ultime partite dove faceva davvero male vedere quel nome sulla maglietta numero 22 andare così lento in campo. Il Kakà tornato a 31 anni non era più quello che praticamente da solo aveva vinto una Champions nel 2007, mettendosi dietro gli attuali leader mondiali Messi e Cristiano Ronaldo. Tutti noi pensavamo che sarebbe stato un dominio del brasiliano per diversi anni nella classifica dei giocatori più forti al mondo, ma dal 2009 in poi di Kakà si sono perse le tracce tra infortuni e panchine. La stagione appena conclusa lo ha visto 37 volte in campo nelle varie competizioni con una media voto di 6,08 e 9 gol segnati. Numeri che non gli hanno permesso di partire per il Brasile e che lo hanno convinto, soprattutto in relazione alle ultime prestazioni e a problemi familiari, a tornare nella sua San Paolo e poi a concludere la carriera con un ricco contratto in America. Il giocatore ha promesso che non vestirà più la maglia numero 22 legando questo numero per sempre ai colori rossoneri e sui social network è stato un plebiscito di affetto e amore per Kakà da parte della Torcida rossonera, anche se non sono mancati insulti e accuse circa l’aspetto economico del suo trasferimento ad Orlando. Resta il fatto che finisce con l’addio di Kakà un altro pezzo di storia rossonera all’interno di Milanello, con una squadra che sempre più cambia pelle ma non si sa in quale direzione. Di certo puntare ancora su Kakà avrebbe riempito i cuori dei tifosi ma non la squadra che ha bisogno di giocatori atleticamente più pronti rispetto agli ultimi tempi del 22. Resta per noi tifosi, invece, il rimpianto di vedere uno dei propri idoli aver fatto già a 32 anni una fine così deludente. Se ce l’avessero detto la sera di Manchester United-Milan 3-2 non ci avremmo mai creduto….