Tumori e cronicità, al Sud si muore di più

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Il rapporto Osservasalute dell’Osservatorio nazionale sulla salute evidenzia un divario tra le regioni del Nord e del Sud, dove il tasso di decessi per tumore e altre malattie croniche è maggiore alla media nazionale di una percentuale che va dal 5 al 28%. Purtroppo non è una novità ma i dati dell’OSservatorio continuano a preoccupare il Sud. L’aspettativa di vita nella provincia di Trento è di 81,6 anni per gli uomini e 86,3 anni, per le donne, un dato che crolla in Campania, dove la speranza di vita alla nascita è la più bassa del paese (78,9 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne).

In Italia si muore meno per tumori e malattie croniche, ma questo solo dove la prevenzione funziona, principalmente nelle regioni settentrionali. Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio nazionale sulla salute presidente dell’Istituto superiore di sanità afferma che “La soluzione sarebbe riorganizzare il Servizio sanitario nazionale nelle aree del paese che sono rimaste indietro con una competenza manageriale che selezioni le migliori competenze”.

Inoltre, come rileva l’Osservatorio l’11% degli ultra-sessantacinquenni non è in grado di svolgere le attività quotidiane in modo autonomo. “Anche se rispetto a due anni fa è aumentata l’aspettativa di vita, i nostri anziani non godono di buona salute e non si investe abbastanza nella prevenzione – aggiunge Ricciardi – Basta pensare che una donna anziana in Svezia vive in cattive condizioni negli ultimi 5 anni di vita e un’italiana negli ultimi 16”.

Tra 10 anni la popolazione anziana non autosufficiente potrebbe essere di 6.3mln, di cui 1.6mln incapace di svolgere attività quotidiane della cura di se stessi. Un dato che porrà “seri problemi per l’assistenza”.