“Taglia la testa al gallo”, l’estate acrese si colora di spettacoli

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Anche in un momento di crisi economica come quello che affligge molti comuni calabresi si può riuscire a offrire spettacolo alla comunità. Ciò è avvenuto in occasione della manifestazione Artisti In Strada che si è svolta ieri sera nel rione Padia del comune di Acri.

La tappa del Festival Internazionale dei Cinque Continenti è approdata nel centro storico montano trasformandolo in palcoscenico con spettacoli ed esibizioni di artisti di fama internazionale.

Grazie all’AIPA (Associazioni Insieme Per Acri) e alla sinergia di altre undici associazioni (Rotary Club, Vespa Club, Lions Club, Gruppo Micologico Naturalistico Sila Grande, Club della 500, Moto Club di Pignataro Salvatore, Gruppo Subacqueo Pietre Marine, Comitato Pro- Centro Storico, UNSIC Acri, Acri nel Cuore, FIDAPA di Acri) si è potuto realizzare un evento di grande portata, il quale ha superato tutte le attese portando una gremita presenza di pubblico.

Tutto è nato ha spiegato la coordinatrice dell’AIPA Chiara Buonavolontà da un’intuizione del Vespa Club, i quali programmi futuri sarebbero quelli di approdare a un concorso di bande musicali, da svolgere in almeno tre serate, così da convogliare ad Acri un pubblico cospicuo.

Quella di ieri sera, dunque, ha rappresentato soltanto un assaggio di ciò che si potrebbe realizzare in seguito. Le prerogative di una mossa indovinata e di successo ci sarebbero tutte. Infatti, l’evento nel quale si sono esibite cinque compagnie di artisti di strada: Francisco Obregon (Cile) con il suo teatro della figura e la danza che anima una bambola di pezza, Mijikenda (Kenya) con le sue percussioni, Skapigliati street con le loro scatenate acrobazie (Italia), Ojarius (Giappone) con il loro tetro comico giapponese e Mistral (Cile) con il suo teatro circense e il palo cinese, ha avuto un eccellente risultato.

Protagonista, invece, dello spettacolo canoro è stato il geniale ed eccentrico gruppo di musica etnica d’autore dei “Taglia la Testa al Gallo”: Gianni Orlando (voce e chitarra), Salvatore Reale (flauti e basso), Giovanni Moretti (tamburello e percussioni), Vincenzo moretti (mandolino elettrico). Un gruppo “nomade”, poliedrico, capace di fondere musica popolare e canzone d’autore, il quale non rompe mai quegli equilibri di demarcazione fra i generi. Ottima la loro performance, quasi da palcoscenico, purtroppo costretta in spazi angusti, quest’ultimi messi a loro disposizione in occasione della manifestazione di ieri sera.

04/08/2013 – Alberto De Luca