Punto la mia penna e dico mani in alto

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È giunto il momento di dire basta! Non possiamo più tollerare, ciò che tutti i giorni devasta il nostro presente e impedisce il futuro dell’intera collettività. I giovani rappresentano il motore di una macchina sociale, la quale corre poco e consuma troppo. Non è così che si guida un paese, c’è troppa indifferenza. L’assenza di una dottrina, in cui far convergere tutta la forza di un mondo concettualmente nuovo, non è accettabile sopratutto nei confronti dei fautori della Repubblica Democratica Italiana.

È inammissibile, continuare a far finta di non vedere la demolizione, alla quale sottoponiamo la quotidianità senza riflettere minimamente sulle conseguenze future. Non è più tollerabile il livello d’inattività lavorativa dei giovani. Allo stesso modo è inconcepibile la mancanza di un’occupazione in un’età più matura. Qualcosa di malvagio tormenta il mondo del lavoro e tutto avviane sotto gli occhi dei cittadini, spettatori di un teatro nero, rappresentato attraverso le maschere di un potere occulto, corrotto e spietato. Dover pagare tutti i giorni anche l’ossigeno indispensabile alla vita deve rappresentare un rifiuto categorico di una Nazione libera.

Basta, dunque, al rincaro dei combustibili, non è “legittimo” ciò che tutte le mattine rivelano le colonnine dei prezzari dei carburanti. Subire puntualmente il generale rincaro su gran parte delle merci di consumo è un delitto. Il cittadino italiano, di fronte al potere economico esercitato dalle organizzazioni filibustiere su tutto il territorio nazionale, deve reagire ponendo la propria singolare attenzione in tutto ciò che rappresentano le organizzazioni poco consone alla realizzazione del benessere comune. Negare qualsiasi forma di concorrenza sleale proveniente dai paesi osservanti di codesto mestiere è un dovere. Rifiutare categoricamente tutte quelle organizzazioni occulte praticanti la corruzione e il potere al disopra dello Stato è un obbligo. Basta a chi concede un lavoro in cambio di sesso, alla violenza delle donne in casa o nei luoghi di lavoro, alle veline offresi in cambio di denaro o di una carriera, alle femmine “super uomo”, altrimenti poco visibili nell’ambito sociale e politico, agli uomini sesso debole. Occorre non raccomandarsi a nessuno per tornare a credere in se stessi e poter finalmente disinnescare l’esplosivo meccanismo attraverso il quale una parte della politica tiene in ostaggio le proprie vittime. Il ricatto del voto di scambio non dovrà mai più rappresentare una minaccia per nessuno, tantomeno per i più giovani. Guardare al futuro interessandosi all’ambiente dovrà garantire la pulizia dell’intero territorio italiano. L’abbandono dei mostri ecologici nel bel mezzo delle campagne, delle città e dei mari è un insulto per ogni essere vivente, ma ancor di più per gli uomini dotati di una ragione. Allora basta così, da domani si dovrà ricominciare a vivere liberi di poter dire che questo paese è l’Italia dei lavoratori, dell’arte, della buona cucina, dunque, della dolce vita.

04/01/2011 Alberto De Luca per il Comitato Cittadino Libero