Prime emozioni “Mondiali”

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La prima quattro giorni di gare mondiali regala subito innumerevoli sorprese e colpi di scena. Si parte con un Brasile padrone di casa che si rialza da un clamoroso svantaggio iniziale (autogol di Marcelo) e grazie ad un Neymar in forma nazionale (incredibile la differenza di rendimento tra le partite in blaugrana e quelle con la maglia del Brasile per il nuovo fenomeno del calcio brasileiro) ribalta una buonissima Croazia. In questo risultato, però, ha influito in maniera decisiva l’arbitro dell’incontro, che regala ai padroni di casa un dubbio rigore che Fred è abile a simulare. Chiude i conti per i verdeoro il gol di Oscar, la stella del Chelsea reduce da una stagione a due volti: fino a gennaio grandissime prestazioni che però non hanno trovato seguito nei mesi primaverili.

Il Brasile si porta così in testa al girone A insieme al Messico che, nonostante i due gol annullati dall’arbitro, riesce a sconfiggere 1-0 il Camerun grazie al gol di Peralta (facile tap-in sulla maldestra parata del portiere camerunense sul tiro di Giovanni Dos Santos).

Il risultato più clamoroso di questo inizio di mondiale è però quello tra Spagna e Olanda, riedizione della finale mondiale 2010. Allora vinse la Spagna grazie anche ad una portentosa parata di Casillas su un deludente Robben e a metà primo tempo la partita sembrava avviata ad una nuova vittoria delle Furie Rosse grazie al rigore segnato da Xabi Alonso su dubbio fallo subito dallo spagnolo-brasiliano Diego Costa. Il primo tempo però si conclude con una sorpresa, lo splendido tuffo di testa di Van Persie che riporta il risultato in parità e conferma che la difesa spagnola, perfetta tra Mondiali 2010 ed Europeo 2012, non è più solida come in passato. Il secondo tempo è letteralmente un temporale di gol sui campioni del mondo: da Robben a Robben, 4 gol (e potevano essere molti di più) che demoliscono il morale e le ambizioni spagnole (malissimo Casillas e l’intero blocco difensivo) da un lato, mentre dall’altro promuovono l’Olanda tra le favorite d’obbligo del mondiale.

Per la Spagna adesso il percorso qualificazione è complicatissimo: l’azulgrana Sanchez porta il Cile alla vittoria per 3-1 contro l’Australia e ciò significa che nella prossima giornata Spagna-Cile vale una grandissima fetta di qualificazione. La Spagna è obbligata a vincere mentre i cileni hanno due risultati su due, consapevoli però che chi passerà questo girone al secondo posto probabilmente si ritroverà ad affrontare il Brasile agli ottavi. Se non è una condanna a morte poco ci manca…

Nel Girone C la Colombia e la Costa d’Avorio si portano in testa al girone grazie a due convincenti vittorie. I cafeteros tornano dopo diverse edizioni in una fase finale del mondiale e regolano facilmente la Grecia per 3-0 grazie ai gol di Armero, Gutierrez e della stella del Monaco James Rodriguez. Sugli scudi il solito Cuadrado, autore dell’ennesima fenomenale prestazione di stagione. Sottovalutare i colombiani può essere un grave peccato per chi se li troverà di fronte, poiché nonostante l’assenza di Radamel Falcao i “gialli” sono ugualmente una buonissima formazione. L’unica pecca di questa squadra è che le sue individualità molto spesso si discostano dai regimi tattici ma, almeno in questo primo girone, non dovrebbero esserci problemi per il passaggio del turno colombiano. I principali avversari per la conquista del primo posto del girone saranno gli africani della Costa d’Avorio che nella notte hanno ribaltato l’iniziale vantaggio del milanista Honda e conquistato i tre punti grazie al colpo di testa del romanista Gervinho.

Se le emozioni dei primi tre giorni del Mondiale si ripeteranno anche nelle prossime settimane ci sarà davvero da divertirsi.