Museo arbresehe, una nuova donazione

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Il museo arbereshe si arricchisce di una nuova donazione

Donazione al museo arbereshe

Nell’ambito delle iniziative sul matrimonio arbereshe (quì il cartello delle iniziative), presentata la prima manifestazione —> con il comunicato ufficiale

Come spiegato dall’artista Carla Gallo: “La mia idea di creare Frymerè®, la prima mascherina arbëreshe, nasce nel 2020, nel periodo della pandemia, della paura, del silenzio. Ho immaginato le nostre donne d’un tempo, vestite dei loro abiti sgargianti e colorati, vivere lo stesso periodo difficile e triste che viviamo noi oggi, con le simili problematiche sanitarie.

Così, ho voluto legare i due tempi storici attraverso un ponte ideale rappresentato da una mascherina in stile arbëreshe, di corredo all’abito della tradizione, in armonia con i colori e i materiali di ieri, ma attualizzata nel tempo presente.

La mascherina toglie la parola a tutti, ma Frymerè® ha qualcosa di diverso: in ogni piega (che richiama la coha, ovvero la gonna) siamo concentrati io, i miei familiari, le mie origini, le funzioni religiose, i dolci della sposa, quelli del Natale, le crocette di fichi della vicina, la lingua arbëreshe; nei colori rivivono la bellezza del costume, i balli, i canti e le vallje; nei bordi dorati dominano la speranza, la bellezza, la forza e la tenacia delle donne e degli uomini di un tempo. In un piccolo oggetto è concentrata l’intera vita arbëreshe.

Nella mia terra, Santa Sofia d’Epiro e nelle mie tradizioni sofiote ho cercato e trovato rifugio durante la pandemia. E quel senso di appartenenza l’ho stretto forte a me per poterne sentire l’abbraccio, la protezione, la speranza.

Alla mascherina ho dato il nome di Frymerè®, dall’albanese “frymë e re”(nuovo respiro) perché, per ricominciare, abbiamo bisogno di un nuovo respiro. Questo accessorio, che ai nostri giorni sembra farci allontanare dagli abbracci, ci unisce fortemente nel rispetto, nella cura e nell’amore reciproco.

Da oggi, anche il vestito della tradizione arbëreshe si adegua agli eventi contemporanei vivendo così un presente intriso di passato.

Tutto passa, tutto si supera.  Ed io, con la mia Frymerè®, voglio raccontare e testimoniare quanto vissuto, per non dimenticare.”