La cuccìa è il piatto tradizionale della festa di Santa Lucia. Un tempo la sua preparazione era quasi un rito nelle famiglie bisignanesi, così come accadeva in tutto il territorio regionale e nella vicina Sicilia. Si tratta di grano bollito consumato dolce o salato. Vediamo la ricetta:
Gli ingredienti per preparare una buona cuccìa sono:
-Grano
-Miele di fichi
-Noci
-Buccia di arancia secca
Per la preparazione: Bisogna lasciare il grano in acqua fredda per 24 ore, dopodichè farlo bollire fino a quando sarà tutto aperto e l’acqua sarà color latte. Dopo averlo fatto raffreddare dobbiamo versarci sopra il miele di fichi e rimetterlo sul fuoco. Buccia di arancia grattugiata e noce a pezzetti completeranno la classica cuccìa di Santa Lucia.
Come spiegato nel blog dedicato alle ricette calabresi di Irene Milito, è possibile anche gustare la cuccìa dolce aggiungendo lo zucchero (anzichè decorare con noci e buccia di arancia). Si può inoltre sostituire il miele di fichi con il mosto cotto. Anticamente a Bisignano, oltre alla cuccìa che veniva preparata e condivisa con familiari e vicini di casa, il giorno di Santa Lucia venivano preparate anche le ‘nzuncatelle (frittelle fatte con acqua e farina) farcite con miele d’api o miele di fichi.
Come abbiamo raccontato già in un altro articolo dedicato alle tradizioni del 13 Dicembre il consumo di grano cotto nel giorno di Santa Lucia è legato principalmente ad una leggenda. Si narra infatti che il 13 Dicembre la Santa siracusana ascoltò le preghiere dei siciliani, afflitti dalla carestia, facendo arrivare una nave piena di grano. La popolazione, tormentata dalla fame, non avrebbe perso tempo a macinare il grano per farne farina, ma lo bollirono, per sfamarsi più in fretta, aggiungendogli soltanto dell’olio. Nasceva così la cuccìa. Sempre da questo episodio è nata la tradizione popolare di astenersi per l’intera giornata dal consumo di farinacei, sopratutto pane e pasta. Leggi altre tradizioni bisignanesi legate al giorno di Santa Lucia
