Incominceremo da questa lettera aperta per una situazione sicuramente evitabile

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Adesso provate ad ascoltarci perché siamo veramente stufi di scrivere alle nuvole e parlare al vento. Abbiamo inviato raccomandate e Mail a tutti gli enti preposti per cercare di trovare accoglimento ma ad oggi nessuno si è degnato di darci una risposta. Gli animali di una fattoria vengono rispettati di più. Non possiamo essere trattati come dei cretini abbiamo bisogno di una mano concreta e lo Stato non può più ignorarci…

Non abbiamo nemmeno più la strada perché il maltempo e l’incuria governativa locale l’hanno cancellata. Nessuno viene ad occuparsi di noi abbandonati ormai da mesi al nostro destino. Sono tutti arrovellati nei palazzi impegnati a tirare la brace ai loro piedi mentre noi poveri cristiani siamo costretti a crepare nel fango di una emergenza territoriale spaventosa. Che razza di governatori privi di ogni dignità vivono alle nostre spalle e sulle nostre sofferenze? Come facciamo ad ignorare tutto questo crimine umano? Abbiamo voglia di gridare che da soli non possiamo farcela a cambiare una virgola di questo sistema corrotto e schiacciante. Avvertiamo tutti i giorni il peso di una gestione amministrativa inefficace e spesso anche impreparata. Non siamo dei pazzi o dei terroristi ma solo uomini a cui non gli rimane altro che denunciare l’evidente stato di abbandono. Ci dobbiamo liberare di questa trappola infernale in cui siamo caduti tutti indistintamente. Ricominceremo da questa lettera perché ci brucia dentro tutta la collera di una situazione sicuramente evitabile. Siamo diventati succubi di un silenzio inimmaginabile senza sapere a quale deriva siamo destinati. Sono quasi trenta giorni di bel tempo ma tutto quello che era stato promesso da alte autorità è stato ancora una volta disatteso in maniera arrogante. Ma chi riceverà questa Mail deve aiutarci a rialzarci da questa caduta irreversibile. Tutti i cittadini sono convinti di non arrendersi perché la dignità si mantiene tenendoci insieme. Paghiamo un prezzo troppo elevato in questo girotondo falso. Rischiamo di essere i protagonisti di un mondo che va avanti solo per determinati individui mentre per altri il baratro è già pronto. Neppure per i Frati del convento del Santo Umile di Bisignano nel martoriato territorio della provincia di Cosenza hanno avuto il rispetto delle facce belle e lavate di alte personalità passate per accaparrasi i voti di tanta povera gente proprio come fanno gli avvoltoi quando si avventano su una carcassa di animale abbandonata in mezzo al deserto. Allora c’è bisogno ancora di altro prima d’intervenire nelle contrade bisignanesi (Fria, Trentapani, Serra dei Muli, Canale, Azzarella, Fravitta, Squarcio, Coppe-Malandrini, Fossiate, Convento del Sant’Umile, ecc.) e dire a questi signori illustri ora non provateci più a prenderci in giro non provateci più a insultarci con le vostre parole di conforto sporche proprio come il vostro potere. Avete finito di prenderci a pedate in faccia ora dovete avere rispetto e rispondere delle vostre azioni come autorità costituzionale e civile. Non possedere una dottrina ma solo una pancia senza fondo è una mannaia troppo grande da far cadere sulla testa dei poveri, degli emarginati, dei piccoli.

Bisignano 08.04.2010     

Verbale n° 2 del 01-04.2010

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