Fuga di “stelline”

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Il caso del giovanissimo centravanti della Roma Allievi e dell’Italia Under 17, Gianluca Scamacca, è l’ennesima storia di giovani talenti italiani depredati da squadre straniere che mettono sul tavolo maggior denaro e, soprattutto maggiori prospettive future. Sono passati ormai gli anni in cui le squadre italiane avevano un fascino irresistibile: l’estero alletta di più sotto tutti i sensi.

La punta quindicenne giallorossa è seguita da Southampton e Psv, non certo big europee, ma al momento basta poco per essere migliori delle nostre squadre in cui i giovani italiani hanno sempre e comunque le porte chiuse. Scamacca, quindi, si aggiungerebbe alla lunga lista di baby calciatori approdati all’estero per giocarsi le loro chance e il loro sogno.

Uno dei primi a fare ciò fu Giuseppe Rossi, nato nel New Jersey da genitori italiani e tornato nella nostra penisola a 12 anni per iniziare l’avventura nel Parma. Cinque anni dopo il Manchester United gli offri un contratto da professionista e lui accettò subito. Il giocatore italiano, tanto apprezzato da Ferguson, debutta così in Premier il 18 Ottobre 2005 contro il Sunderland ed è subito gol.

Insieme a Giuseppe c’era un altro ragazzo che faceva faville in quel Parma: Arturo Lupoli, 44 gol nell’anno degli Allievi Nazionali. Lo prese l’Arsenal e fu accolto come una star: Wenger lo incoraggiò tantissimo e giocatori del calibro di Henry rimasero stupiti dal talento del giovane italiano. Purtroppo però, infortuni, sfortuna e forse un carattere non da vincente lo hanno portato in Serie B con la maglia del Varese.

Un altro caso eclatante nella capitale fu quello di Federico Macheda: nel 2007 la Lazio dei grandi lo convoca nel ritiro estivo ma lui non si presenta, accettando una ricca offerta del Manchester United con la promessa che il club inglese avrebbe trovato anche un lavoro al padre. Il sogno di Macheda sembra diventare realtà nel 2009, quando realizza due reti decisive nella corsa dello United alla vittoria della Premier, ma è un fuoco di paglia: tra prestiti e occasioni fallite, Chicco esce dal giro dello United e delle nazionali giovanili.

Per fortuna, però, c’è chi ce l’ha fatta: Borini e Mannone ad esempio.

Chi ancora non sa come andrà a finire il suo percorso estero è Davide Petrucci: anche lui va allo United e arriva fino al debutto in Champions, ma da lì inizia il suo calvario fatto di una pubalgia mal curata che lo costringe a firmare un contratto con il Cluj in Romania per trovare un minimo di continuità. Lui sì che tornerebbe ben presto in Italia.

Armando Zavaglia