In questi ultimi giorni le discussioni dei bisignanesi vertono principalmente sul “Palio” e sulle serenate, che almeno fino a sabato, giorno di svolgimento, daranno adito ad opinioni e commenti. Da una parte l’associazione de “Il Palio” che rivendica i propri diritti, dall’altra l’amministrazione comunale di Umile Bisignano, intenta a svolgere la seconda edizione dei “Balconi di San Valentino”.
Sul web impazzano i commenti, e oltre ai gruppi creati su facebook, si aggiunge la petizione del sito www.bisignanoinrete.com, schierata dalla parte dell’associazione. Pensare che fino a qualche anno fa i rapporti tra l’associazione e il municipio erano di tutto altro ordine. Nel 2007 la giunta Bisignano aveva elargito un contributo all’associazione di 3.500 euro per le serenate, con la collaborazione successiva tra l’amministrazione e l’associazione per la “Fiera dei 100 comuni”. Lo stand allestito con la collaborazione del “Palio” vinse nel 2008 il premio come miglior stand della fiera, con l’amministrazione che ringraziò in questo modo: <<La sinergia (tra a.c. e associazione, ndr) si è rivelata fondamentale per il raggiungimento di questo ottimo risultato, dimostrando ancora una volta che Bisignano è una città con enormi risorse umane e territoriali che se valorizzate possono portare a risultati straordinari. Un grazie di cuore per l’impegno, la passione e l’attaccamento manifestato alla nostra terra, che è dimostrazione di una Bisignano viva e speranzosa per un futuro sempre più raggiante>>. Negli ultimi due anni, secondo l’associazione, la musica è cambiata. Oltre ai “Balconi di San Valentino”, l’amministrazione ha patrocinato la “Quintana”, una manifestazione equestre che non ha avuto un largo consenso rispetto al classico palio degli otto quartieri organizzato dall’associazione nell’ultima settimana di giugno. Ai bisignanesi non è piaciuta soprattutto la formula della manifestazione: eliminazioni dirette con fantini a rappresentare contrade sconosciute, con un giro diretto sullo stile senese (e a volte annessi pericoli). Tornando alle serenate, ne sapremo di più nei prossimi giorni: i cittadini vogliono le serenate anche a febbraio e il pubblico visto nella manifestazione estiva è la base da cui ripartire, per rilanciare un prodotto apprezzato in tutta la regione.
Massimo Maneggio
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