90° minuto, puntata 29-04-2015

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Un altro traguardo è stato raggiunto, sempre per dare uno schiaffo alla storia. 90° minuto, infatti, è iniziato su Rai Sport 1, perché su Rai 2 c’era un programma di canzonette. Ci rendiamo conto? La Rai i diritti del calcio li sa usare o no? Servono a qualcosa, seriamente? Sono domande lecite, in quanto quest’anno il calcio lo hanno smembrato con programmi e conduzioni cervellotiche, poi isolandolo dall’alta definizione e infine, come colpo finale, ecco questa sorta di mazzata a chi amava le cose fatte bene. A onor del vero, c’era stata una puntata fatta esclusivamente su Rai Sport 1: fu fatta per l’ultima giornata del 2012-2013 quando Franco Lauro, in una trasmissione pensata in fretta e furia, si trovò come ospite Vincenzo D’Amico, due gare da commentare abbastanza brutta e una schiera di posticipi da annunciare.

Alle 23 inizia il 90° minuto forse più brutto di tutti i tempi, in quanto su Rai Sport 1 ci sono solo interviste, fatte a qualunque allenatore capiti a tiro. Marco Mazzocchi viene beccato pure a dare ramanzine, Jacopo Volpi sta lì con l’aria di chi sopporta tutto, mentre Angelo Di Livio non ha il carisma dell’altro ospite, quel Giovanni Galeone tenero con i colleghi mister della sua epoca, più sadico con i neofiti della panchina. La prima agonia termina alle 0.15 circa, poi si dovrebbe passare su Rai 2 per vedere i gol e i servizi, in quanto qualche azione è stata mostrata giusto per fare avanzare il magone. C’erano stati anche due servizi, quello di Stefano Bizzotto sull’anticipo Udinese-Inter 1-2 e di Giacomo Capuano sul posticipo Empoli-Napoli.

Chi ha un lavoro fa fatica a resistere, ma va fiducioso (fino a un certo punto) su Rai 2, magari le canzonette sono finite. Finite? Macché! Non c’è rispetto per l’istituzione calcistica, le canzonette devono andare avanti, cantate da sconosciuti e capitanati da sconosciuti della musica italiana.

Si degnano di mandare in onda 90° minuto alle 0. 45 circa! Le scuse di Federico Russo, conduttore di The Voice ce le facciamo al forno!

Facciamo una carrellata dei poveri sventurati inviati dai campi, che speravano di tornare a casa a un orario decente e di andare subito in onda. Poverini, non sapevano di dovere aspettare le canzonette, anche se buona metà manda un servizio registrato.

Juventus-Fiorentina 3-2: Gianni Cerqueti, il classico. Decompressa tutto in una gara che avrebbe meritato più spazio, anche se prima Massimiliano Allegri è omaggiato da un frame su Pescara-Milan 4-5 di Domenica Sprint.

Lazio-Parma 4-0: Alberto Rimedio, l’abbonato. Ormai ha preso casa allo stadio romano.

Sassuolo-Roma 0-3: Marco Lollobrigida, il ripescato. Dopo la serie di tweet infuocati contro Maurizio De Giovanni e chiunque gli capitasse a tiro, ha avuto gloria in sport tipo il canottaggio. Senza infamia né lode, ma si vedeva che doveva recuperare qualcosa.

Milan-Genoa 1-3: Luca De Capitani, il ragazzino tornato con il giubbotto nei furgoncini.

Sampdoria-Verona 1-1: Paolo Paganini, il solito.

Palermo-Torino 2-2: Franco Lauro, il sacrificato. Merita di tornare alla conduzione, anche in questa puntata è quello con il tocco in più.

Chievo Vr-Cagliari 1-0: Gianni Bezzi, l’eleganza fatta umana in una partita da codice penale.

Cesena-Atalanta 2-2: Federico Calcagno, la costanza nell’appassionare qualcuno nonostante l’orario improponibile.

E sì, perché tra Tiziano Pieri, la pubblicità (pure!) e altri lazzi, la puntata finisce all’1.40. Non sappiamo, comunque, quali siano tutti i colpevoli di questo scempio, ma una cosa è certa: chiunque si sia occupato dei palinsesti Rai deve fare un passo indietro.

Andate a casa sul serio oppure chiudete 90° minuto (e ve lo dico con il massimo dispiacere).

Massimo Maneggio

Per rivedere la prima parte di 90° minuto del 29 aprile 2015: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/-90-Minuto—1-parte-b12f8108-4c58-4b6e-bafe-f621e0b0f6ee.html

Per rivedere la seconda parte (quella con i gol e i filmati): http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90minuto-1a058600-dce6-4986-9112-ad31c51fa0d5.html