90° minuto: puntata 21-09-2014

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Dopo aver intravisto dei dati Auditel di un certo rilievo già domenica scorsa (la “Domenica Sportiva” ha battuto 90°minuto, pur con un milione e duecentomila spettatori…), un dubbio mi ha inseguito per tutta la settimana: ha senso far durare 90°minuto per quasi due ore? Soprattutto…ha senso farlo durare due ore quando la Lega Calcio piazza ben tre partite alle 15 e sei orari diversi in un turno di campionato? Ho perso ormai le speranze nel cercare di capire le mosse della Rai che, televisivamente parlando, è capace di darsi una zappata in testa e, nel dubbio, prendere l’arnese e buttarselo ai piedi e alle mani contemporaneamente.

Globalmente va un po’ meglio del previsto. Marco Mazzocchi capisce di non dover gridare a 150 decibel e cambiano in parte i suoi ospiti. Rimangono in sella Jacopo Volpi (che sparisce per un’ora) e Angelo Di Livio, dileggiato per i suoi tagli di capelli in quell’appendice finale. Ospiti variabili sono il supporter milanista Gianluca Zambrotta, che dimentica di essere praticamente nato, pasciuto e cresciuto nella Juventus, e il ripescato Beppe Dossena, di cui non se ne sentiva la mancanza.

La copertina di Enrico Testa rischia di essere un appuntamento fisso, mentre di gare come Cesena-Empoli 2-2 ne sarà pieno il campionato: la commenta un Cristiano Piccinelli in odore di lancio per la stagione in corso.

Tocca a Giacomo Capuano il funambolico Chievo-Parma 2-3, commentando le gesta di Antonio Cassano e soprattutto di Massimo Coda che poco prima, a “Stadio Sprint”, ha regalato con Saverio Montingelli un compendio di grammatica difficilmente ripetibile.

paganiniPaolo Paganini maramaldeggia su Sassuolo-Sampdoria 0-0. Secondo un teorema già enunciato giorni fa, Paganini non deve, secondo lo statuto di Rai Sport, commentare le gare interne del Genoa: infatti, allo stadio di Marassi ecco Alberto Rimedio che commenta Genoa-Lazio 1-0 davanti al carretto dei gelati aziendale. Mai spettinato, mai una parola fuori posto, sembra essere uscito da un villaggio in miniatura.

Gianni Cerqueti per Roma-Cagliari 2-0 fa il minimo indispensabile, mentre Mazzocchi trova l’occasione per sbeffeggiare i disegnini fatti nella puntata di 90°minuto del 31 dicembre 1977: non per volere essere sadici, ma all’epoca anche con i disegnini si facevano un botto di ascolti.

La fiera dei corrispondenti trova in Stefano Bizzotto forse il principe di giornata, che commenta Milan-Juventus 0-1 con le relative pagelle e dimostrando come in Italia si possa dare la sufficienza ad Angelo Ogbonna senza necessariamente ridere.

Per Palermo-Inter, invece, Marco Lollobrigida vuole prima emulare Luigi Necco per poi, improvvisamente, cambiare rotta, seguendo uno stile degno di un Piero Pasini o di un Giampiero Galeazzi per il fastidio procurato dai tifosi in maglia rosanero.

L’idolo di Twitter diventa Alessandro Florenzi e la nonna Aurora, mentre il primo a “uccellare” è un tifoso del Palermo che si dichiara alla sua donna.

Al passaggio su Rai Sport, sbagliando canale si becca Federico Calcagno: l’uomo “mitraglia” mi manca, in effetti. Con Paolo Bonolis può giocarsi tranquillamente un guinness dei primati per il maggior numero di parole dette in un minuto: nella fattispecie, commenta una gara dei mondiali canoa…

Oltre ai tagli di capelli di Angelo Di Livio, l’argomento principale gira intorno all’odio di Beppe Dossena verso Rafael Benitez. Completano il turno degli inviati: Luca De Capitani per Torino-Palermo nonché Sebastiano Franco per Udinese-Napoli 1-0 e Angelo Oliveto a Bergamo per Atalanta-Fiorentina 0-1, partita che ribeccherete, nelle prossime settimane, su Rai Sport commentata da…Franco Lauro.

E come sempre un abbraccio a quanti ci seguono dalle case di cura, di riposo, dagli ospedali e alle persone sole.

 

Massimo Maneggio

Per rivedere la puntata: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90-minuto-eb1d767b-b974-4dd3-8524-4c677b2b75c7.html

http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90-Minuto—Tempi-supplementari-410ff122-3acb-49fd-8c91-ec60f020e266.html