Vogliono spostare i Bronzi di Riace. La Calabria si ribella!

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I Bronzi di Riace non si toccano. La Calabria insorge alle parole del neoministro della Cultura, Giancarlo Galan, che intervistato da alcuni quotidiani si lascia andare ad una considerazione sui due guerrieri paventando l’intenzione di trasferirli altrove. ”I Bronzi – dice Galan – sono stati trovati nei mari della Calabria ma solo per questo devono rimanere in quella zona?”. Parole che non passano inosservate e riaccendono il fuoco delle polemiche, mai sopite quando si parla di trasferire i Bronzi, assurti a simbolo della regione, in altre parti d’Italia

I Bronzi di Riace sono una coppia di statue bronzee di dimensioni leggermente superiori al vero (altezza m 2 circa), di provenienza greca o magnogreca o siceliota, databili al V secolo a.C. e pervenute in eccezionale stato di conservazione. Le due statue – rinvenute nel 1972 nei pressi di Riace, in provincia di Reggio Calabria – sono considerate tra i capolavori scultorei più significativi del ciclo ellenico, e tra le poche testimonianze dirette dei grandi maestri scultori del mondo greco classico. .

Giancarlo Galan ha raccolto l’eredità di Sandro Bondi come capo del dicastero dei beni culturali appena 2 giorni fa e non ha aspettato neanche quarantotto ore per manifestare la sua anima ‘’verde’’ a tutto il Paese. Specialmente a Reggio Calabria e al Sud in generale.

Interviene anche il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti: “Sono convinto che l’idea lanciata dal ministro Galan di spostare i Bonzi di Riace dalla Calabria e’ stata estrapolata da un concetto molto piu’ ampio. Quando incontrero’ il neoministro, sono certo che condividera’ con me l’importanza di far restare i Bonzi nella nostra regione”.

Insomma, il rischio che spostino i Bronzi di Riace è concreto, ma i Calabresi difficilmente si faranno portare via un simbolo culturale che ormai gli appartiene.