Verso il picco dell’influenza stagionale. Già colpiti 1,2mln di italiani

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Sono circa 225.000 i casi d’influenza registrati nella settimana precedente a quella di Natale, dal 17 al 23 dicembre. Lo rivela il più recente bollettino InflueNet: dai dati elaborati dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si ricava un numero di casi di influenza stagionale totali di circa 1.230.000, a partire dall’inizio della sorveglianza.

In crescita il numero dei casi di influenza in Italia: verso il picco

Cresce ancora il numero di casi di influenza in Italia nonostante si registri una diffusione più lenta rispetto al recente passato. Tali dati, relativi alla sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali, sono confermati dall’Ultimo bollettino InfluNet, elaborati dal Dipartimento Malattie Infettive dell’istituto superiore di sanità. Attualmente, infatti, il livello di incidenza sul territorio nazionale è pari a 3.7 per 1000 assistiti,dato che aumenta a 11.1 casi su 1000 assistiti se si osservano solo i casi in cui sono coinvolti i bambini sotto i 5 anni, solitamente considerata la fascia d’età più colpita dall’influenza stagionale. Dunque, l’incidenza va a diminuire con l’aumentare dell’età. Quest’ultimo dato è confermato, infatti, dai casi registrati nella settimana precedente le festività: sono 1.11 per 1000 assistiti se si considerano le persone con 65 o più anni.L’aumento dei casi a rilento può dipendere da vari fattori. “Suscettibilità della popolazione o la mutazione dei virus”, spiega Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità: “Non ci sono ancora dati definitivi, ma è probabile che un maggior ricorso alla vaccinazione, specie da parte degli anziani, ha diminuito notevolmente il rischio di casi gravi. Dal momento che la maggioranza dei casi si registra però tra i bambini, che solitamente non vengono vaccinati, l’andamento lento nella circolazione dei virus non credo possa attribuirsi all’effetto della vaccinazione”.

I dati dell’ISS non evidenziano soltanto un andamento dei casi più a rilento rispetto alla scorsa stagione, anche se si rivela un loro aumento, ma anche una diffusione differente rispetto all’area geografia: le zone più colpite risultano la provincia autonoma di Trento, Umbria, Sicilia e Abbruzzo.

Il picco di casi quest’anno è previsto tra la fine di gennaio e inizi febbraio. Cruciali risulteranno essere le prossime settimane con la riapertura delle scuole.

Come prevenire l’influenza?

Per prevenire l’influenza l’invito è di non frequentare i luoghi affollati e di mantenere costantemente l’igiene delle mani che, se non lavate accuratamente, aumentano il contagio specie se entrano in contatto con bocca, naso e occhi. Inoltre un recente studio dell’Università di Bristol ha evidenziato come le persone che viaggiano spesso in metropolitana siano molto più a rischio di essere contagiate.