“Basta, ci state portando l’epidemia” Nuova fuga da Nord verso Sud

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Ondata di rientri al sud nella notte
. Una storia di furbizie ed irresponsabilità, del Nord ai danni del Sud e dei meridionali domiciliati al Nord, in continua partenza per il sud, in piena emergenza coronavirus.

“Avrete probabilmente esibito ai soldati alla stazioni le vostre legittime autocertificazioni -ha detto il presidente della regione Puglia, Emiliano – sulla motivazione del vostro ritorno, spero che abbiate le mascherine e che teniate la distanza di un metro l’uno dall’altro in treno. Fatto sta che ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare”.

In pochi giorni migliaia e migliaia di persone  hanno fatto rientro nelle regioni del Sud Italia: Puglia, Calabria, Sicilia, aggravando aggravando così la situazione.

“Vi ricordo che appena arrivate dovete richiudervi in casa e che dovete stare lontani da genitori, fratelli, nipoti, amici, nonni e malati che rischiano di morire se contagiati” – ricorda Emiliano – “Dovrete rimanere in casa almeno per altri 14 giorni e comunque per tutto il tempo di durata del decreto del Presidente del Consiglio”.

A quanto pare, dunque, continua l’assalto ai treni in partenza dalle stazioni di Milano, gli unici mezzi rimasti dopo la cancellazione di centinaia di voli. Un assalto sopratutto al treno Milano-Lecce, ma verso tutti i treni diretti al Sud Italia.

Comunque, le forze dell’ordine attendono nelle stazioni del Sud (sopratutto a Lecce) i treni partiti nella notte da Milano, per censire i passeggeri e consegnare loro il decreto con l’obbligo di quarantena domiciliare. “Se il contagio fosse partito dal Sud e non dalla Lombardia, il primo decreto sarebbe stato quello di sparare a vista qualsiasi meridionale”, aveva detto sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Nessuno sparerà sui meridionali in rientro al Sud, ma dovranno esibire l’autocertificazione, con un comprovato motivo che li ha spinti a muoversi.