Siviglia toglie… Siviglia dà… e Juve agli ottavi

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Bonucci, il neo barbiere di SivigliaSiviglia toglie, Siviglia dà: l’affermazione – prima di un molto verosimile pronostico – fatta dal versatile neo direttore (da alcuni mesi) di JTv, per intenderci il “mitico” Claudio Zuliani, alla fine ci prende. Eccome se ci prende…

E se Siviglia ci aveva tolto (a dicembre 2015) il “pass” per il primo posto in quel girone Champions ai danni del Manchester City sebbene battuto due volte, obbligandoci ad un ottavo quasi proibitivo con il Bayern Monaco (che sappiamo com’è andato), stavolta, invece, ci ridà il maltolto forse proprio a scapito degli andalusi.

E pur non volendo essere per forza di cose critici ma perplessi al punto giusto una verità la dobbiamo dire: l’anno scorso Sergio Rico ha fatto gli “straordinari” specie su Morata e Sturaro, quest’anno forse abbiamo giocato peggio e segnato 3 gol. La novità: un’inversione di tendenza e di “fortuna” rispetto alle “solite” Champions bianconere … sarà un segnale, mah chissà!  

FORMAZIONE OBBLIGATA: partendo dal presupposto che chi ha giocato è sceso in campo “per” la JUVENTUS, la formazione di ieri sera al «Ramón Sánchez-Pizjuán» è stata obbligata ma non per questo così rabberciata. Certo, assenze del calibro di Higuain, Dybala, Barzagli, Benatia e Pjaca non sono di poco conto, ma – ripetiamo – chi è stato schierato dall’inizio è andato in campo con la consapevolezza di voler far bene. Poi ci sono le attenuanti, il modo di come s’è messa la partita, l’aver giocato (ed alla fine vinto) su un terreno di gioco che tutto sembrava tranne che un panno di velluto verde sul quale sfoderare colpi da biliardo. Sinceramente è sembrato un campo di patate pieno di buche e sabbia, annacquato ad arte prima della gara… al quale loro certamente erano più abituati di noi. Il loro vantaggio è stato anche fortunoso considerato che Buffon era coperto e che quel tiro al volo del difensore argentino se lo tira altre 100 volte 99 lo manda fuori. Detto questo, si può migliorare ma intanto “accontentiamoci” del terzo ottavo consecutivo conquistato in altrettante stagioni con al timone Max Allegri, il che – scusate – non è poco…

EPISODI DETERMINANTI: a quel punto – dopo lo 0-1 – la JUVENTUS ha patito un po’, ma era chiaro come il sole che gli episodi (come il loro vantaggio) avrebbero potuto fare la differenza. E così è stato a cominciare dall’espulsione (sacrosanta) di quel Franco Vasquez troppo irruento per essere vero. Da lì in poi la gara ha preso un’altra piega e – terreno di gioco a parte – si sarebbe potuta raddrizzare prima giocando con meno fronzoli. D’altro canto, però, la JUVENTUS è una squadra tecnica e giocatori come Dani Alves, Cuadrado e lo stesso Pjanic hanno bisogno di tappeti erbosi eccellenti e non di quel terreno.  È altrettanto vero, però, che troppi “leziosismi” non servono e se Cuadrado – tutto sommato – è stato discreto, altri sono da rivedere. Uno su tutti il forse un po’ troppo pantofolaio Pjanic del quale forse ha fatto meglio come impegno in 11′ (recupero compreso) il “classe 2000” Moise Kean. Ma non vuole essere una colpa, solo la constatazione che deve abituarsi a capire che ora gioca nella JUVENTUS non altrove…

LEO “nuovo” BARBIERE DI SIVIGLIA: al 90’ e oltre si può affermare – senza timore di essere smentiti – che Leo Bonucci è il nuovo barbiere di Siviglia. La gara la vince lui con il suo immenso e determinante “cuor di Leone”, la vince l’esperienza di Marchisio, la vince la duttilità di Alex Sandro e, infine, anche la caparbietà di Mandzukic sebbene il croato abbia toccato pochi palloni. La vincono anche i “sette” italiani schierati nel finale di partita con Sturaro, Chiellini ed il giovanottone nato in Italia, Kean, che vanno a dar manforte a Buffon, Rugani, Bonucci e Marchisio. E con i tempi che corrono, dove tutti parlano soltanto di stranieri, questo può essere un altro piccolo merito di questa JUVENTUS!!!

ARBITRO CLATTENBURG: con somma meraviglia stamattina abbiamo sentito parlare di “arbitro” Pro-Juve. Bene, chi dice questo, a cominciare da qualche fogliaccio nostrano è in malafede: o c’è o ci fa. Il fischietto anglosassone, infatti, la JUVENTUS se l’era ritrovato davanti due volte: ad aprile 2013, quarti di finale a Monaco contro il Bayern persi 0-2 con mancata espulsione di Ribery, secondo gol tedesco forse in offside, qualche decisione non proprio azzeccata; ad aprile 2014, allo Stadium, 0-0 contro il Benfica nella semifinale che ci precluse la qualificazione alla finale di Europa League, prevista proprio a Torino, con un codazzo di polemiche. È la prima volta, quindi, che con questo direttore di gara vince, ottiene un penalty a favore ed ha un’espulsione avversaria nello stesso match. L’espulsione per doppio giallo non si può contestare… ed il rigore su Bonucci è “identico” come fallo a quello che Leo fece in Francia contro il Lione anche lì punito con il tiro dagli undici metri. Allora dove sta il “Pro-Juve”? Forse nelle menti contorte di qualcuno che ama solo togliersi sassolini dalle scarpe!!!

CAMMINO CHAMPIONS: 11 punti su 15 in 5 gare sono un bel bottino. La JUVENTUS è prima e con una vittoria con la Dinamo Zagabria tale resterà. Resta da puntualizzare che sebbene i due pari in casa (0-0 ed 1-1) con appena 1 gol realizzato (peraltro su rigore), la JUVENTUS ha ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions con 3 vittorie in trasferta (8 gol fatti ed 1 subìto). A memoria – e senza consultare almanacchi di sorta – crediamo che la cosa non sia mai accaduta almeno per la JUVENTUS da quando esiste la CHAMPIONS LEAGUE. Si dirà: il gioco non è stato all’altezza. Intanto, prendiamoci questo risultato che insieme al primo posto in Campionato rappresentano un bel viatico per il proseguimento della stagione. Se a febbraio-marzo – come dice spesso Allegri – sarà un’altra squadra allora ne vedremo delle belle…

RITORNO AL CAMPIONATO: archiviata la qualificazione europea a cui manca solo la “ciliegina sulla torta” del primo posto per la quale se ne riparlerà il 7 dicembre allo Stadium, la JUVENTUS si rituffa in Campionato dove finora ha conquistato 33 dei 39 punti a disposizione. Si ripartirà dall’ostica trasferta di Marassi, ore 15 di domenica 27 contro il Genoa, sperando di recuperare qualche acciaccato. Poi, il 3 dicembre – ore 20,45 – allo Stadium ci sarà la gara con l’Atalanta annunciata già dai media più avvezzi a fare voli pindarici come “la sfida” visto il ruolino della squadra bergamasca. Poi, dopo la notte Champions, il derby col Toro alle 15 di domenica 11 all’Olimpico prima di affrontare in anticipo la Roma, sabato 17 dicembre ore 20,45, allo Stadium e volare quindi a Doha per la SuperCoppa del 23 dicembre …

PENSIERINO FINALE: non possiamo che dedicarlo ai soliti sapientoni. Ormai, qualsiasi cosa di negativo che accade alle altre è colpa della JUVENTUS. Anche se – ad esempio – la Roma perde e Bergamo, dove la JUVENTUS magari ha vinto nelle ultime stagioni. Così, si passa dalle classifiche virtuali a quelle dei primi tempi, da quella del bel gioco a tutta una serie di nefandezze giusto per far capire che ci sono anche le altre. Tale Tv “sponsorizza” quella squadra, tal altra un’altra e via dicendo. A noi ci basta e avanza JTv, ma non per fare un elogio sperticato alla redazione ed ai suoi collaboratori né tanto meno per enfatizzare, ma soltanto per dire che gli altri dovrebbero prendere esempio dalla loro grande signorilità e dalla correttezza verso le altre squadre, cosa che “altri” canali non fanno. Provare per credere.  Alla prossima e…

«FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!!»

Alessandro Amodio