Sequestrati 10 depuratori nel cosentino

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Il Corpo Forestale dello Stato e la Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro hanno sequestrato 12 depuratori di 8 diversi comuni, tutti ricadenti nell’area dello ionio cosentino. Si tratta di Rossano, Corigliano, Bocchigliero, Caloveto, Paludi, Campana, Terravecchia e Longobucco. L’operazione, denominata “Calipso”, la dea del mare, ha portato alla denuncia di 23 persone, tra amministratori comunali e gestori degli impianti. I reati contestati sono quelli di disastro ambientale e danneggiamento di acque pubbliche. Dalle indagini è emerso che negli impianti, alcuni davvero vetusti, lo smaltimento dei reflui non seguiva le norme e nei torrenti, che poi sfociano in mare, finiscono acque inquinate, come certificato da diverse analisi dell’Arpacal. Si sarebbe scoperto addirittura che a Campana e a Bocchigliero i reflui finiscono direttamente nei torrenti, senza passare per i depuratori. L’inquinamento si limita però alle aree delle foci dei fiumi. Adesso i comuni, che non sono stati affatto collaborativi, come affermato dal procuratore capo di Rossano, Eugenio Facciolla, avranno 60 giorni per adeguare gli impianti.

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Fonte: Telecosenza