BISIGNANO La solita estate senza grandi manifestazioni: ormai è diventata una malinconica abitudine, sul territorio cratense, quella di avere dei mesi estivi dove scarseggiano le attività pubbliche, dando ben poche attrattive ai turisti e anche agli emigranti che tornano nella propria terra. Isolando gli ultimi dieci giorni di agosto dove, per forza di cose, qualcosina esce sempre allo scoperto, sorprende ancora una volta l’assenza di un degno programma sul piano culturale e dell’intrattenimento. Le casse piangono ma l’inventiva e il fare le “nozze con i fichi secchi” non sono mai stati dei punti forti da queste parti, se paragoniamo i cartelli estivi pressoché inesistenti di Bisignano con quelli dei paesini di 2mila abitanti che, senza grossi budget, riescono ad attirare turisti. Così, i bisignanesi incrociano i loro volti nelle feste degli altri paesi, socializzando nei territori di confine come Luzzi (ad esempio, alla recente festa della Sambucina) oppure ad Acri, dove si è svolta sabato 9 agosto l’edizione locale della notte bianca. Paradossale appare tutto ciò nel territorio bisignanese, dove ha vissuto Sant’Umile che è venerato ma mai valorizzato a dovere sul versante turistico. Bisignano, per lo meno, avrà la sua notte bianca, ma bisognerà attendere il 25 agosto. Ci hanno pensato i ragazzi dell’associazione politico-culturale “Bisignano in movimento” a creare un po’ di movimento nel centro storico, dimostrando come, senza magari investire dei grossi capitali, si possa anche fare qualcosa con giudizio e capacità. Dalle 21.30 di lunedì 25 agosto il viale Roma, la piazza centrale del territorio bisignanese, ospiterà esposizioni commerciali e gazebi, in mezzo alle dimostrazioni degli artisti di strada, quali i giocolieri e gli intrattenitori vari. Alla (ri) scoperta delle tradizioni, poi, la notte bianca bisignanese proseguirà lungo via Vittorio Veneto, dove si svolgeranno i mercatini dell’artigianato accompagnati dalla musica dal vivo. La “Notte giovane”, così com’è stata ribattezzata dal gruppo “Bisignano in movimento”, servirà per attrarre visitatori in una città che, ormai, è diventata solo una sorta di casello di passaggio.
Massimo Maneggio