Sciurbetta il gelato più antico della storia

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E’ la sciurbetta (o scirubetta) il primo dolce freddo della nostra storia. Nei giorni in cui c’è tanta neve, in Calabria è ancora d’uso preparare questa ricetta gastronomica, tanto cara ai nostri nonni. Arrivò in Calabria con gli arabi che lo chiamavano “Sherbeth”, che significa “bevanda o gelato” da cui a sua volta derivano le parole italiane “Sorbetto” e “Sciroppo”. Il termine viene utilizzato da centinaia di anni, da quando gli arabi passarono nel Meridione d’Italia e usato oggi anche nel Medio Oriente, ma l’usanza della scirubetta è molto più antica: probabilmente risale al periodo della Magna Grecia.

Com’è fatta la Sciurbetta? 

Semplice, con la neve! Quella più pura, appena caduta, da raccogliere in spazi incontaminati come in un angolo di campagna o in un bosco di montagna. Basta poi aromatizzare la neve, con un elemento della tradizione calabrese: il Miele di Fichi. Si dovrà poi mescolare il tutto e servirla.

Variazioni moderne:

Oggi la neve è stata sostituita dalle granite, ma durante l’inverno, nei luoghi in cui cade la neve, si è soliti degustare una sciurbetta originale, fatta con pura e candida neve e miele di fichi. Ma esistono rivisitazioni più recenti della sciurbetta, preferite sopratutto dai più giovani. Queste prevedono di aromatizzare la neve, anzichè con il miele di fichi, con il succo d’arancia e lo zucchero, oppure con caffè e zucchero. C’è anche chi prepara la sciurbetta con lo sciroppo di di cedro o bergamotto, o ancora con succo di limone e zucchero.

La sciurbetta quindi, non è altro che il primo tipo di gelato mai preparato. A causa dello smog e dell’inquinamento generale, si dice che la neve non sia più bianca e pura come una volta. Ma questa antichissima tradizione continua a sopravvivere in Calabria e nei posti dove è ancora possibile reperire la neve più pura, come nei territori silani dove, secondo una ricerca di qualche anno fa, si trova l’aria più pulita d’Europa.