Ieri, martedì sera, ore 20:30 è iniziato il 65^ festival di Sanremo. L’intro è una presentazione dei 20 Big in gara, leggermente monotona. Carlo Conti così preme l’acceleratore e spalma una serata quasi perfetta.
Ospiti azzeccati (si passa da Tiziano Ferro alla grande reunion di Albano e Romina fino agli Imagine Dragons, con un intermezzo comico di Alessandro Siani molto apprezzato dal pubblico e la testimonianza del prof. Pulvirenti, sopravvissuto al virus Ebola), mentre per la musica, come di consueto, alti e bassi. Salvi, Malika Ayane, Dear Jack, Chiara, Nesli, Annalisa, Nek. Nella zona rossa, temporaneamente, Alex Britti, Gianluca Grignani, Di Michele e Coruzzi e Lara Fabian.
In attesa degli altri 10 big che ci saranno stasera insieme alle nuove proposte, i cantanti nella prima serata hanno sfoderato le loro canzoni, e già si comincia a pensare quale sia il possibile vincitore. In ogni caso, è meglio andare cauti su ogni previsione, ricordiamoci che nella musica non c’è nulla di definitivo… E sopratutto che non si può giudicare un brano solo al primo ascolto.
Come ogni anno, infatti, tante le critiche sui social, ma a differenza del passato è un festival che scorre… E per quelle quattro ore rimani attaccato alla TV, volendo o nolendo.
Si dice che il festival rispecchi l’Italia, ma quest’anno rispecchia una caratteristica in particolare, che nella nostra “bella” nazione ancora manca, l’intraprendenza e la fresca voglia di fare… Dovremmo, forse, invece di criticare, imparare tutti questa lezione?
Carlo Falco