Sanità: alla Calabria record di incentivi statali

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Una notizia positiva, ogni tanto, in ambito sanitario; a sottoscrivere la lieta novella ci ha pensato il governo centrale per mano del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e la Conferenza delle Regioni presieduta da Mario Oliverio.
Nel corso del dibattito affrontato dalla Conferenza si è deciso di stanziare un incentivo di 687 mila euro in favore della Calabria per incrementare gli acquisti nel campo sanitario.  Il provvedimento è stato commentato dallo stesso presidente Oliverio come necessario in quanto “conferma della piena consapevolezza da parte di tutti che il sistema sanitario calabrese vive una fase difficile e che la situazione non può più permanere in questo stato”.
La sanità locale viene da un lungo periodo di commissariamento, che ha finito inevitabilmente per depauperare l’offerta verso i pazienti. Un commissariamento accolto con non poche polemiche e cui più volte lo stesso consiglio regionale ha cercato di porre termine.
L’aspetto evidente a tutti è che questo lungo periodo di commissariamento ha finito per aggravare ancor di più la situazione sanitaria regionale. Che rischia di restare profondamente indietro rispetto al resto del paese.
Molti temi centrali che si era iniziato ad affrontare sono ora in sospeso; come la questione legata all’utilizzo in campo curativo della cannabis tramite prodotti da essa derivati, nello specifico l’impiego medico dell’olio di CBD e dei farmaci cannabinoidi per fronteggiare determinate patologie.
Mentre il resto del paese si muove a grandi passi la Calabria, bloccata nello stallo attuale, è irrimediabilmente ferma e attende ancora leggi regionali per attuare quanto previsto dalla normativa nazionale.
In sostanza quello degli incentivi statali da spendere in ambito sanitario è un provvedimento quasi dovuto, per evitare il tracollo e garantire economicità ed efficientamento dei servizi.
La concessione di tali incentivi è legata all’obbligo di aggregare procedure ed acquisti in campo sanitario, per evitare di ripetere il fenomeno dell’eccessiva frammentazione che negli ultimi anni ha dato il via a meccanismi opachi di assegnazione, a spreco di soldi e a scarsa qualità dei servizi erogati.
Nel concreto il Governo ha previsto un fondo incentivante di 10 milioni totali, e la Calabria è risultata essere la regione cui verrà devoluta la parte più cospicua di questa cifra.
Un incentivo pari a 687.500 euro, come detto, destinato al rafforzamento delle attività del soggetto aggregatore per l’acquisto di beni e servizi.
Un riconoscimento importante, oltre che una grande opportunità per ridare slancio ad un settore in grossa difficoltà e conferire, finalmente, un’immagine di trasparenza a tutta la regione Calabria.