“Questo modo di fare politica non mi appartiene” Algieri si dimette

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Torna a riscaldarsi il calderone della politica, con l’amministrazione comunale che perde il miglior pezzo: Andrea Algieri lascia il suo ruolo di assessore con delega ai Lavori Pubblici, Protezione Civile e Pro Loco. L’assessore più eletto delle amministrative bisignanesi (prese la bellezza di 442 voti) lascia il suo ruolo, in netta divergenza con il sindaco Umile Bisignano, anticipando forse l’intenzione dello stesso sindaco di esautorarlo, un po’ come fece tempo addietro con il suo ex vice Antonello Gallo. La decisione di Algieri è maturata nei giorni scorsi, quando non firmò gli ultimi atti amministrativi, non presentandosi neanche al consiglio comunale svolto domenica e improntato sulla decisione di approvare lo schema di convenzione con la Regione Calabria per la piattaforma dei rifiuti. In quell’occasione, Algieri non fu neanche giustificato per l’assenza dal presidente del Consiglio, Franco Vocaturo (al contrario dell’altro assente, Umile Maiuri), e quella sedia vuota fu il segnale definitivo della rottura.

Algieri prende ora totalmente le distanze dal sindaco: «Il suo modo di fare politica, dittatoriale e privo di qualsiasi confronto, non mi appartiene. Vantavamo di fare la differenza ma, ahimè, il paese è nel degrado totale su tutti i fronti. Ho sempre lavorato per sostenere al massimo la macchina amministrativa perché mi sentivo in obbligo verso quelle persone che hanno creduto in me. L’azione amministrativa, purtroppo, è come frenata, più avviata a questioni personali che politiche: non mi piace, mi porta malessere, disagio e vergogna verso i cittadini». Le dimissioni di Algieri, protocollate ieri mattina e arrivate anche in Prefettura, sono un nodo cruciale per capire il grado di agitazione politica. L’ex assessore evidenzia le pecche del primo cittadino: «Bisignano non è il paese dell’immondizia – continua – non può ospitare una piattaforma tecnologica dei rifiuti senza garanzie certe. Si decantano nuovi posti di lavoro per cercare di convincere la popolazione, ma 50/80 posti non risollevano la situazione economica del paese e né tanto meno rispecchiano la volontà del popolo. Il paese è stato lasciato appositamente alla deriva, nessuna opera è stata realizzata perché gestisce tutto il sindaco».

Algieri, quindi, rompe tutti i ponti: «Il sindaco mi ha tarpato le ali. Ho lasciato correre, ma ha cercato di mettermi contro gli altri membri del Consiglio, gli operai e perfino i cittadini con commenti disdicevoli e accuse che non mi appartengono. Ho una dignità e sono stufo di questo parassitismo che non mi appartiene. Sono entrato in politica per fare la differenza e cercare di migliorare la città». Intanto, Andrea Algieri già dal prossimo consiglio sul bilancio siederà da indipendente nell’opposizione, mentre domenica 1 dicembre terrà una pubblica conferenza al viale Roma. La maggioranza, invece, ora potrebbe fare un rimpasto di giunta, con il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici che potrebbe toccare ai consiglieri Umile Maiuri o Pasquale Sangermano.

Massimo Maneggio