Questa notte gli animali parleranno e potranno maledire i loro padroni, a meno che…

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In Calabria tutti lo sanno: la notte della vigilia dell’Epifania gli animali avranno il dono della parola. E’ convinzione che potranno esprimersi liberamente, solo per questa notte. Ma ciò può costituire un rischio notevole per i padroni. Cani, gatti, cavalli, pennuti, buoi potranno infatti esprimersi sugli eventuali maltrattamenti subiti dai padroni e dare loro giudizi.

Secondo la credenza, per evitare che gli animali si lamentino e imprechino contro i proprietari, bisogna quindi farli mangiare bene e a sazietà.

IL CONTADINO BISIGNANESE CHE HA SENTITO L’ASINO PARLARE

Suggestive sono le storielle che si raccontano in merito a questo fenomeno e, in particolare una è molto nota a Bisignano, dove si riferisce di uno scettico contadino di una fattoria che voleva verificare la veridicità di questo evento. La notte della Befana volle quindi recarsi nella stalla vicino la mangiatoia dei buoi rimanendo nascosto dalla vista degli animali, per accertarsi che questi parlassero. La mattina successiva l’uomo fu trovato senza vita vicino la porta della sua abitazione, nella campagna bisignanese. Cosa è successo?

Secondo l’antico racconto, a mezzanotte di quel 6 Gennaio si avverò il prodigio: il contadino nascosto nella stalla, trepidante nell’attesa che gli animali parlassero, non sentiva altro che i muggiti dei buoi e, non contento di ciò, volle fare ritorno a casa iniziando a deridere sulla credenza. Ma a quel punto una voce umana lo immobilizza gelandone il cuore: “Mangiàmu bùanu ca rumani hàmu fatigàri. Hàmu purtàri ‘u patrùnu ccù ru carru” (Trad. Mangiamo bene perché domani avremo da lavorare. Dovremo portare il padrone con il carro). Il contadino, molto impaurito, si volta e non vede nessun uomo, ma, ricordandosi della profezia, volge lo sguardo verso gli animali e nota il suo asino che sta lacrimando. L’uomo spaventato fuggì verso casa e rimase terrorizzato per tutta la notte: morì poco prima del sorgere del sole. Una visita del medico ne accertò il decesso per morte improvvisa.

Si narra anche dell’apparizione in sonno del contadino: dopo la sua morte l’uomo andò in sogno a sua moglie, il quale avrebbe raccontato dell’accaduto e invitò lei e, quanti non vi credono a non “sfidare i disegni divini” né di non credere alle potenzialità della natura.

Quindi, secondo la credenza, ascoltare ciò che gli animali dicono può essere causa di sciagure e si rischierebbe anche di ascoltare profezie sulla propria morte, proprio come accaduto al contadino della leggenda. E’ ormai una tradizione del 5 Gennaio dare una porzione più abbondante di cibo ai propri animali, ma… guai ad ascoltare le loro magiche conversazioni!

 

GLI EVENTI MIRACOLOSI DELL’EPIFANIA

L’Epifania è un giorno speciale perché ricorrono diversi eventi legati alla vita di Gesù: l’arrivo dei re Magi, il battesimo ed il primo miracolo. Per questo motivo non sorprende che nella cultura popolare, la vigilia dell’Epifania, la si consideri una notte in cui possano continuare ad accadere dei prodigi.

Oltre al dono della parola degli animali, sono molte altre le credenze e le tradizioni bisignanesi legate alle vigilia dell’Epifania: c’è chi fa il cenone con 13 portate (come la vigilia di Natale), chi appende la calza in attesa della Befana e chi narra che le fontane versano olio. Per saperne di più leggi un altro nostro articolo: La vigilia dell’epifania: Notte di eventi miracolosi e …buona Epifania!