Quel campione di Carlos Tevez

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Ringraziamo Francesco Iaquinta per la concessione del testo

Juventus, la 'trombetta' di TevezPer capire chi è davvero Carlos Alberto Tevez da Ciudaleda, per gli amici Carlitos, basterebbe ricordare un piccolo aneddoto: a vent’anni lascia il Boca e la sua amata Argentina per andare a giocare nel Corinthians, in Brasile. Tempo pochi mesi e lui, l’Apache, è già l’idolo della folla carioca. Un argentino che diventa un eroe dei brasiliani, un pò come se a Barcellona idolatrassero il Re di Spagna. Carlitos è anche questo. Se non, soprattutto questo. La capacità di riuscire a farsi amare subito dalla sua gente, dai suoi tifosi, per l’impegno e il cuore che mette sempre in campo, dal primo al novantacinquesimo. Troppo facile osannare i suoi gol, esercizio più sottile, rivedere i suoi tackle e le sue corse anche fino al limite della propria area. Questo è Carlitos Tevez, il numero 10 della Juve, che domina in campionato e sogna in Europa, il leader, che non avrà la classe cristallina di Del Piero o Baggio, ma ha qualcosa dentro, che si porta dietro da Fuerte Apache, passando per San Paolo e la ruvida Inghilterra: quella voglia di non mollare mai, quel suo essere trascinatore e sintesi del senso d’appartenenza, un lottatore, un uomo tutto d’un pezzo prestato al rettangolo verde. Sei un esempio Carlos. Di gente così ne è rimasta poca.

Francesco Iaquinta