Polemiche e diatribe, gli asini si scontrano e i barili si sfasciano

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Povero Sud e povera Calabria solo sterili polemiche sull’orlo del precipizio, diatribe, minacce, ricatti, dal centro alla periferia ed in ogni angolo pur remoto e disastrato del territorio. Problemi enormi ed insoluti da sempre, oggi aggravati da un sistema che distrugge ma non risana ne conserva ne costruisce; eppure a leggere le cronache di questi giorni e non solo, non si nota altro che la smodata ed affannosa smania di far prevalere ad ogni costo le ragioni a difesa della propria personalità, unico vero culto.

Per la stragrande maggiorana, la politica locale e regionale è mossa da ciò, anche se spesso nascosta da proclami e annunci che vagamente toccano i bisogni reali dei cittadini.

Liti infinite che inevitabilmente sfociano nel personale a tutto danno dei territori e collettività tutta che non guarda ne ascolta perché ormai incredula e disillusa.

Offese e calunnie hanno maggiore audience sui media e vistosi titoli sui giornali, ma padri di famiglia disoccupati e giovani senza futuro vorrebbero sentire e leggere altro.

Soprattutto che qualcuno spiegasse cosa è rimasto della gran mole di fondi Fas, seppur avuti in misura minore di altre regioni, utilizzati da governi di destra, sinistra e centro; a cosa e a chi son serviti se questa regione sprofonda sempre più.

Vorrebbero sapere come mai ad oggi, dopo anni di commissariamento regionale della gestione rifiuti e dopo lo sperpero di svariati milioni pagati dai calabresi e  finiti nelle casse del nord, non si è ancora riusciti ad impiantare un ciclo virtuoso e produttivo.

Vorrebbero sapere come mai la maggior parte di sindaci e comuni che spendono decine di milioni per consegnare targhe, per passerelle e per manifestazioni di pochi addetti ed intimi, non riescono e reperire i fondi necessari per far funzionare efficientemente i depuratori pur costosi e mal funzionati.

Vorrebbero sapere perché acque di mare e fiumi continuano ad essere inquinate nonostante l’inesistenza di qualsiasi impianto industriale e perché strade, piazze e litorali continuano ad essere sporchi e senza decoro.

Vorrebbero sapere perché nonostante l’enorme spesa per spegnere incendi che si ripete ogni anno, non si attuano iniziative per interventi rapidi e poco costosi quali l’utilizzo di apposite vasche specie in zone montane. Vorrebbero sapere perché la Sanità è stata distrutta ed il diritto alla vita negato, al di la di qualsiasi ritorsione personale e politica e nonostante una mole ingente di sprechi e sperperi che non si tagliano.

Non vi sarà alcuna risposta, si constatano solo divisioni e parzialità faziose, nessun comune denominatore di fronte ai drammi di sempre, emergenze senza fine che non aggregano, anche il baratro sta per diventare normalità.

I barili sono sfasciati ormai da tempo, gli asini invece sono ancora vivi e vegeti, hanno portato poco per tutti e molto per se stessi, sarebbe il caso di rincasarli nelle loro dorate stalle.

Buon Ferragosto 2012.

14 Agosto 2012
Raffele Papa –  Coord. Prov. Cs MpA