“Non toglieteci don Cristian e don Leonardo”

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— riceviamo e pubblichiamo il testo dalla Comunità Corale delle Parrocchie di Santa Maria Assunta e San Domenico—

Nel giorno del Perdono di Assisi, il Vescovo dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano rende note le nuove nomine e i trasferimenti dei parroci per il 2020. Tra questi spiccano, con enorme dispiacere e profondo rammarico, i nomi dei tanto cari Don Christian Milone e Don Leonardo Garcia Velazquez.
Nomi che non avremmo ancora voluto leggere, non così presto almeno, dopo soli quattro anni di attività intensa e della quale solo ora si iniziavano a raccogliere i frutti. Sì, perché a dispetto di quanto si possa dire Don Christian e Don Leonardo si sono tanto spesi per noi e tanto hanno fatto per la nostra Comunità. Hanno accolto tutti indistintamente, portando la Parola di Dio in luoghi di cui neanche noi bisignanesi conoscevamo l’esistenza.

Bambini, giovani e soprattutto anziani: chi può dire di non aver ricevuto una visita, una parola di conforto, un gesto di affetto da questi due parroci che fin da subito si sono adoperati per il bene della Comunità? Quanta gente è stata visitata da Gesù e ha ricevuto il Suo Conforto e la Sua Grazia attraverso il loro operato?

Sono riusciti a darci il loro supporto e il loro sostegno finanche nella pandemia con ogni mezzo possibile: quanto ci ha aiutato ricevere quotidianamente messaggi di conforto e parole di speranza dei nostri parroci, che tramite i più svariati strumenti di comunicazione hanno cercato in ogni modo di starci accanto.
Finalmente il Signore ci aveva donato la Grazia di avere giusti Testimoni del Suo Vangelo: Don Leonardo e Don Christian sono riusciti a vivere con la gente e fra la gente, senza restare indifferenti al dolore o alla gioia di ciascuno, partecipi di ogni sentimento.
Quante cose che non funzionavano, pian piano, con fatica e sacrificio, sono state sistemate e messe finalmente ciascuna al proprio posto.
Il cambiamento è difficile da accettare, a volte sofferto, ma la vera fede è fare le cose secondo la volontà di Dio. E un grande dono che Dio ci ha fatto in questi quattro anni è stato proprio questo: inviarci sacerdoti fortemente innamorati della Sua Parola e talmente pieni del Suo Amore e di Lui da riuscire a rendere la nostra Fede ancora più salda. Loro ci hanno “ricordato” che solo Dio è amore, che solo in Lui dobbiamo credere, che solo a Lui dobbiamo affidarci confidando sempre nel Suo volere. Persino oggi, nello smarrimento e nell’incredulità di questa notizia, il loro invito è quello di pregare, di confidare sempre e solo in Dio, perché è Lui l’Amore più grande.
Che meraviglia! Che meraviglia il sorriso e la tranquillità di chi in un giorno qualunque veniva accolto dalla Grazia di Dio tramite questi due splendidi parroci. Che meraviglia è stato rivedere la Chiesa di San Domenico risplendere di una Luce nuova: non la luce artificiale, bensì la Luce di tutti coloro che, in forte sinergia, si sono adoperati, ciascuno nelle proprie possibilità, perché quest’opera di ristrutturazione fosse portata a compimento. E così Don Christian e Don Leonardo hanno restituito alla comunità bisignanese una Chiesa nuova, particolarmente bella.

E che dire dell’Opera più grande: l’Unità corale dei due cori delle Comunità di Santa Maria Assunta e San Domenico. Don Leonardo e Don Christian, in silenzio, lasciando ciascuno libero di decidere, sono riusciti pian piano a costruire e a dare vita a quel progetto nel quale mai nessuno era riuscito prima: l’unione dei due cori. Vedete, l’opera in sé non è stata quella di mettere insieme più persone a cantare, e in più occasioni: il vero “Miracolo” è stato quello di avvicinarci gli uni agli altri. Sono riusciti a dar vita a un rapporto sincero, riunendo persone, esperienze e persino difficoltà comuni, favorendo un confronto e una condivisione di valori nella consapevolezza che dove c’è Comunione, lì c’è Dio. Hanno saputo creare qualcosa che nemmeno noi potevamo immaginare, radunandoci per il piacere di stare insieme senza distinzioni di sorta, senza etichette, senza colori: hanno creato una nuova e vera Realtà che oggi più che mai vive del piacere della condivisione e dello stare insieme, sulle orme di Cristo.
Per questo e altro ancora, non potevamo restare in silenzio e indifferenti.

Cari Don Christian e Don Leonardo, Bisignano, quella Bisignano che vuole crescere e non restare ancorata a tradizionalismi inutili, oggi vi dice grazie. Oggi vi rassicura perché i vostri insegnamenti non andranno persi. Vedete, ognuno di noi è cresciuto grazie a Voi, la nostra Fede è maturata perché voi che ci avete “ricordato” quanto sia bello amare Dio e quanto sia importante affidarsi a Lui.
Non saremo forse in molti, ma cosa importa, nemmeno Gesù era acclamato da tutti!
Il Vostro operato non andrà perso: il frutto delle Vostre opere, fatte nel silenzio e nella riservatezza assoluti, non cadrà invano. Siamo persone diverse e lo dobbiamo a Voi, che con pazienza e tenacia avete creduto in noi e avere visto al di là, oltre ciò che noi non vedevamo.

Oggi ci sentiamo persi. Oggi non comprendiamo e fatichiamo ad accettare una decisione che arriva come un fulmine su ognuno di noi. Non siamo qui a sindacare le scelte del Vescovo, non tocca a noi farlo, ma non possiamo fare a meno di chiederci: PERCHÉ?! Perché quando un sacerdote inizia a lavorare, e a lavorare bene, deve essere spostato? Perché trasferire giustificando il tutto con un semplice “altrove c’è più bisogno”? Non abbiamo, forse, bisogno anche qui? Che Bisignano sia una realtà particolare è noto a tutti: e quando finalmente arrivano sacerdoti che senza bisogno di parate e maestranze fanno il loro dovere, ecco che danno fastidio, ecco che suscitano il malcontento di qualcuno iniziando a stare stretti.
Caro Arcivescovo, Bisignano è fatto di persone che sono stanche di vivere questo continuo cambiamento. Se Lei è il Pastore e Custode del gregge, lasci che Don Leonardo e Don Christian continuino a guidare il popolo di Bisignano. Ci creda, non siamo semplici affezionati di uomini sacerdoti: qui c’è molto di più. C’è gente che tramite loro ha veramente conosciuto e si è legata alla Parola di Dio, imparando ad applicarla al proprio vivere quotidiano, scoprendo che nella Chiesa tutto si riduce ad una Unità in cui ciascuno deve essere in grado di trovare la propria dimensione.
Padre, per una volta dia un Segno tangibile, dimostri veramente di tenere al Suo popolo. Siamo stanchi e disillusi: Don Christian e Don Leonardo stavano costruendo, noi stavamo costruendo una nuova realtà, e oggi Lei con questa decisione pone fine a tutto. Un altro parroco, per quanto meritevole, non potrà mai continuare il lavoro fatto finora: inevitabilmente darà vita a un nuovo progetto, improntando il proprio modello di comunità secondo il proprio carisma e la propria natura.
Possibile che altrove ci siano sacerdoti che da anni operano nelle loro comunità indisturbati e senza il timore di essere trasferiti, mentre solo qui a Bisignano un parroco non possa raccogliere i frutti del proprio operato, ma debba andare via proprio quando la raccolta inizia ed è tempo di gettare altri semi?
Ci pensi. Nessuna decisione è mai definitiva, e non tema le reazioni di un eventuale cambio di direzione.
Bisignano non ha bisogno di un altro sacerdote per avere dignità. Bisignano ha già la sua Dignità Cristiana, che grazie ai cari Don Leonardo e Don Christian è stata ben rafforzata.
Il Signore è Grande e vede e scruta i cuori, discernendo chi fa il Bene perché ci crede veramente da chi lo fa per guadagnarsi un po’ di visibilità.
Un Pastore non abbandona il suo gregge: non lo faccia Lei ora che abbiamo più bisogno.

La Comunità Corale delle Parrocchie di Santa Maria Assunta e San Domenico