Mongrassano, è ancora polemica sul Consiglio: l’opposizione abbandona l’aula

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Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo Avanti Mongrassano

L’OPPOSIZIONE ABBANDONA L’ULTIMO CONSIGLIO: “Nessun atto a disposizione, non prendiamo in giro i mongrassanesi”

Una nuova, ennesima, brutta figura per l’amministrazione comunale e per il sindaco Luisa Marino. Che sia una delle peggiori legislature della storia di Mongrassano ormai sta diventando palese, perché nella vita si possono anche vincere le elezioni ma poi si deve confermare quanto detto sui palchi.
E quello resta spesso difficile, soprattutto quando il confronto democratico diventa uno scontro con mezzucci che non utilizziamo – da par nostro – e nemmeno vogliamo esserne vittime.
Non per il nostro orgoglio bensì perché il torto si fa a tutta Mongrassano.

Prova ne è appunto l’ultimo consiglio comunale.
Partiamo da venerdì 27 giugno quando il capogruppo Giuseppe Sacco si era recato in sede municipale per richiedere, ancora una volta, gli atti necessari da visionare per il consiglio comunale di lunedì. Ebbene, dopo una serie di rimpalli, gli uffici preposti o delegati non hanno fornito nessuna documentazione.
Né stampata, né digitale e siamo al 2025: nel successivo protocollo fatto abbiamo segnalato questa grave mancanza, non ci è stata data di fatto la possibilità di vedere gli atti sui punti in discussione, considerando poi come nel weekend ovviamente il municipio era chiuso al pubblico.

Arriviamo così a lunedì 30 giugno, l’ultimo giorno del mese in cui se vogliamo il discorso è addirittura peggiorato.
Il sindaco ha iniziato il Consiglio come se nulla era successo, come se tutto si svolgeva nella normalità.
A tutto ciò, abbiamo rilevato già dai primi minuti dell’assise la completa assenza di documentazione a nostro riguardo, un elemento oggettivo che ci ha impedito di svolgere al meglio il nostro ruolo di oppositori, come verbalizzato anche dal segretario comunale.

Forse volevano un consiglio a loro uso e consumo? Benissimo, li abbiamo accontentati.
Volevano un consiglio con gente che stava lì senza aver visionato le carte? Nossignori.

E infatti, abbiamo abbandonato il consiglio comunale già al primo punto. Siamo dei consiglieri di minoranza, abbiamo un nostro senso delle istituzioni, abbiamo un mandato dei cittadini (quelli che la maggioranza trascura palesemente), abbiamo una dignità amministrativa. Non siamo degli alza mano a comando, nemmeno possiamo votare cose a noi ignote.

Questa situazione, come tante altre, è una mancanza di rispetto del nostro ruolo di oppositori. Un ruolo che stiamo cercando di svolgere al meglio, un ruolo che va fatto anche con obblighi necessari da parte dell’Ente.