L’ultimo dei romantici – a cura di Giovanni Vuono

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Prima della nota inviataci da Giovanni Vuono (sotto nel corsivo, insieme ad alcuni documenti), alcuni quesiti li poniamo a chi voleva che Bisignanoinrete doveva curare la comunicazione istituzionale a costo zero (le bollette non si pagano da sole)…esiste un piano su questa materia? Chi comunica? Cosa farà quest’altra società che aprirà l’ennesimo sito riguardante Bisignano? Chi è la mente che partorisce certe idee? Tutto ciò quali risultati ha portato oltre l’auto celebrazione? Ce lo chiediamo, se lo chiede la gente in quanto sul versante comunicativo l’ente ha dimostrato di avere degli strani modelli di valutazione.

L’ultimo dei romantici

Dopo le ormai innumerevoli defezioni e prese di distanza dall’Amministrazione comunale di Bisignano da parte di consiglieri e simpatizzanti, registriamo oggi un ulteriore distanziamento che in periodo Covid 19 potrebbe starci ma, nel suo senso più letterale, assume ben altra importanza. Stavolta tocca a Giovanni Vuono, il noto creativo pubblicitario già autore di eccentriche e curiose manifestazioni di protesta, ultimo dei romantici supporter a mollare Lo Giudice e company. Ha resistito per lungo tempo adoperandosi e impegnandosi per loro con dedizione e grande quantità e qualità in interventi professionali che hanno prodotto certo e cospicuo vantaggio. Tutto a titolo gratuito. Ma adesso chiude definitivamente la parentesi e anche lui dice basta. “ Che strano”, afferma il Vuono, “hanno preso e goduto a piene mani dei miei servigi e quando è entrata in ballo la vil moneta, mi sono visto preferire a sconosciuti improvvisati di dubbio valore professionale imposti da chissà quale regia nascosta nell’ombra dei partiti. Alla faccia della fiducia, della disponibilità e della gratitudine”. Proprio su questi argomenti batte la lingua ormai più che avvelenata del Vuono che ha prodotto il curioso documento dal titolo “Tutta colpa del formaggio” dove, con la solita e pungente ironia che lo contraddistingue e con toni men che meno tiepidi, sintetizza e motiva con chiarezza tutta la questione. Ultimo romantico supporter ma non certo ultimo come importanza. Fu infatti proprio il noto pubblicitario a costruire l’immagine del futuro sindaco di Bisignano e a guidarlo tenendolo per mano nei suoi primi passi sui palchi della politica. Ora l’appellativo “ingrato” è il più educato fra quelli usati. Ma, a leggere tra le righe della questione, si nota anche un certo disappunto verso qualche parte politica e la domanda sorge spontanea. Caro Giovanni ma non è che senti il richiamo melodioso di qualche sirena? La risposta è talmente immediata e senza titubanza da apparire sincera. “ I motivi della mia decisione sono chiari ma non nego di essere cercato e richiesto da più parti. Parlo con tutti però, sono fermo e mantengo la posizione in un’area politica non apparentata ma sicuramente di sinistra, Per accasarmi guarderei al contenuto dell’offerta politica e l’eventuale scelta dipenderebbe da un necessario mix di componenti. Primo: la visione ma meglio dire la visionarietà intesa nell’accezione linguistica anglo-americana, cioè quasi una pre-visione di ciò che un’idea realizzata può produrre di buono e utile in una società. Quella visionarietà perfettamente incarnata per intenderci da gente come Steve Jobs, fondatore della Apple e mio mito. Poi, incondizionato e viscerale attaccamento al territorio e, a seguire, indefesso e dinamico attivismo, instancabile operatività. In sintesi, competenza ed efficientismo. Il tutto basato non sulla solita idea di politica spompata e di basso interesse personale e clientelare ma su un concetto ben più alto che io stesso ho definito in un termine già citato in altre circostanze: “Poletica”, cioè la politica su base etica e quindi leale, onesta e rispettosa. Altro che fantomatica energia per il cambiamento. Ma per completare la risposta dico che allo stato attuale, non c’è parte politica che incarna appieno questi valori e quindi per ora nessuna sirena e nessun richiamo”. Registriamo la risposta ma intanto il Vuono promette scintille e ulteriori colpi ben assestati. Infatti ha cominciato a chiamare a raccolta le voci del dissenso e della protesta contro l’amministrazione e ha predisposto un apposito spazio social dove ognuno potrà esprimere tutto il proprio malumore con atteggiamento sì critico ma costruttivo. E qui campeggia un altro slogan da lui stesso coniato: “Chi ama, reclama”. Ne vedremo delle belle? Forse sì e allora non sarà tutta colpa del formaggio ma dell’amore.

Giovanni Vuono