Istituti scolastici a Bisignano e corsi Cambrige

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Egregio Preside, la tassa d’iscrizione agli esami Ket è a carico della mia famiglia o invece dell’istituto scolastico “committente e garante” del progetto? La domanda questa volta nasce spontanea. Le premesse, infatti, erano ben altre. “Il corso è interamente gratuito… Agli studenti è fornito ampio materiale didattico in prestito d’uso da utilizzare durante le lezioni e nel lavoro individuale”! La contrarietà nasce da una comunicazione dell’ente scolastico attraverso, la quale s’invitano i genitori degli allievi iscritti ai corsi dell’University of Cambridge a pagare celermente la prevista tassa d’ iscrizione agli esami, per un ammontare di circa settanta euro. L’effetto è stato quello di un generale dissenso da parte di alcuni allievi e dei genitori degli stessi. Questi ultimi, infatti, fra le tante uscite di fine mese dovrebbero inserire anche la suddetta contribuzione minima per garantire ai loro figli l’accesso all’esame Ket. Il risultato di cotanta confusione, probabilmente, ha origine dalla cattiva comunicazione fra allievi e Dirigenti Scolastici. I primi colpiti, forse, da ipoacusia e i secondi affetti da una plausibile amnesia. La soluzione dell’enigma può darsi risieda nel periodo trascorso dall’inizio dei corsi a oggi. Infatti, molte cose sono cambiate, sparatutto in materia di tagli alla spesa della scuola pubblica. A causa di ciò, alcuni istituti si sono trovati nell’impossibilità di garantire ai propri allievi il pagamento della quota d’iscrizione agli esami di alcuni progetti esterni, peraltro prevista nel regolamento interno al pacchetto, proposto alle scuole. Tuttavia, ciò ha determinato all’interno di una stessa classe una divisione fra allievi sostenitori di essere stati informati di una garanzia di gratuità totale dei corsi e studenti che, invece, sono disposti anche a pagare. In tal modo, emerge una problematica, che va oltre al mero contenuto della discussione. Infatti, all’interno di una stessa classe si generano delle divergenze di opinioni anche forti, le quali portano a far nascere malumori fra i vari componenti. Così una buona opera di preparazione alla lingua inglese finisce, dunque, per diventare una situazione molto competitiva, in cui subentrano le differenze di classe. Perciò, un alunno rischia di essere emarginato dal contesto collettivo, solo perché credulo di frequentare un corso completamente gratuito e di richiedere unicamente il riconoscimento di quel diritto. A tal proposito, gli organi di direzione scolastica dovrebbero mediare i contenuti della discussione chiarendo meglio la propria posizione in merito, soprattutto volgendo lo sguardo alla precaria condizione economica, in cui vertono alcune famiglie a basso reddito.

11/03/2011 Alberto De Luca