“ Il desiderio di vivere come…tutti ”, a cura di Rosalbino Turco
Basta rivolgere lo sguardo intorno, tra i tanti volti che incontriamo per strada ,ogni giorno, molti appartengono a mondi diversi. Nell’era delle migrazioni, il libro” “Il desiderio di vivere come…tutti”, promosso dall’Istituto “Enzo Siciliano”, si propone di dare contorni definiti a persone la cui storia, altrimenti, sarebbe niente altro che obliata dalle notizie di tutti i giorni.
Un libro che sviluppa e approfondisce un progetto di ricerca ideato dal Prof. Rosalbino Turco, e concretizzato con un gruppo di studenti del “Siciliano”, per il concorso “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola” . Premiato al Senato della Repubblica, tra le 60 scuole ammesse in Italia. La ricerca affronta la cruenta realtà dei profughi e dei richiedenti asilo che giungono in Italia, spesso dopo viaggi disumani, per essere accolti ed essere aiutati a superare le peripezie patite nei Paesi d’origine . In particolare , il testo, si sofferma sulla presenza dei figli dei rifugiati nelle scuole in val di Crati, e viene proposta un’ attenta analisi della cultura e della storia degli insediamenti delle Comunità arbereshe, in provincia di Cosenza. Un lavoro che rappresenta un sincretismo tra l’approccio scientifico e una grande umanità, che si dispiega nei racconti di quanti hanno rischiato la propria vita per spingersi fino nel nostro Paese. La particolare importanza che la questione immigrazione ha assunto negli ultimi anni, coinvolgendo trasversalmente la vita quotidiana dei cittadini ed il dibattito accademico è raccontata, nel libro, attraverso l’analisi di articoli, libri, inchieste giornalistiche, documentari, opere d’arte. L’opera si contraddistingue per i suoi minuziosi riscontri incrociati, con repentini richiami alle fonti e ai documenti: nessun particolare viene tralasciato.
Senza fidarci dei luoghi comuni e senza lasciarci abbindolare dai proclami sull’integrazione, il libro è frutto
Un viaggio alla riscoperta dell’integrazione, dell’inclusione delle minoranze linguistiche che ci ha condotti verso quella grandezza civile capace di rivalutare l’incontro delle diverse comunità e di riconoscere la pluralità dei modi di vivere dei popoli.
Questo scritto si differenzia da altri analoghi per lo sguardo storico particolarmente ampio che presta al tema delle migrazioni soprattutto in Calabria. Non mancano nei testi , specialmente nelle ricorrenti interviste, riferimenti alla condizione delle seconde generazioni di immigrati , al loro vivere tra due o più lingue e culture ed al rischio di sentirsi stranieri ovunque.
Il libro raccoglie analisi di studiosi che riesaminano in primo luogo la nostra amata Terra, crocevia di popoli e di culture, di stratificazioni progressive, di pluralità di universi, “uno scenario di un meticciato fra i più compositi” come la descrive Enzo Siciliano. La straordinaria unicità dell’opera permette di evidenziare come, nel corso dei secoli, sia stata proprio la presenza di culture diverse e l’attitudine alla loro convivenza nello scambio continuo, ma anche nel contrasto, la ricchezza dell’area che ne ha sancito la vitalità.
Quando non vi è una drammatica contrapposizione tra culture eterogenee vi è possibilità di sintesi, di sincretismo tra tradizioni diverse, contaminazioni positive, e soprattutto tolleranza, per l’ “Altro” poiché spesso dietro alle strumentalizzazioni e alla mancata presa di consapevolezza di quella che è la realtà rimane una sostanziale incoscienza del fenomeno migratorio.
Paola Gagliardi
Liceo Scientifico “Enzo Siciliano”